IV Domenica di Avvento – Anno C
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LETTURE: Sof 3,14-18a; Is 12,2-6; Fil 4,4-7; Lc 3,10-18
Indicazioni Liturgiche
La Quarta Domenica d’Avvento, ormai alle porte del Natale, è vissuta con la Vergine Maria. Nella solennità dell’Immacolata viene contemplata come la Tuttasanta, oggi Maria ci viene mostrata come “donna della fede”. Nella visita alla cugina Elisabetta, Ella è destinataria della beatitudine più bella e più vera: «Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole che il Signore le ha detto». Ecco gli atteggiamenti-chiave dell’esperienza cristiana da sottolineare ulteriormente nell’Anno della Fede: ascoltare, credere, accogliere.
La processione di comunione merita particolare attenzione. È attraverso di essa che l’assemblea si riconosce come un popolo in cammino verso il compimento, che vive il suo pellegrinaggio con la certezza di essere accompagnato dal suo Signore.
Il tono di tutta la celebrazione è quello generato dalla fede, una fede che nasce dall’incontro con Dio, dall’esperienza del Mistero, un Mistero che da duemila anni continua a sorprendere e a meravigliare, un Mistero che trasforma l’esistenza. Si cerchi, dunque, di fare in modo che la celebrazione diventi veramente occasione di incontro con Dio: si misurino gli interventi di parola; si trovi spazio adeguato per il silenzio; si scelgano canti che favoriscono la meditazione, la contemplazione, il ringraziamento.
Alla fine della proposta per i canti di questa domenica, trovi tutte le indicazioni per l’accensione della corona di Avvento.
PROPOSTA CANTI
Introito
– Rorate, caeli (gregoriano – Rep. Naz. Canti Liturgici)
– Stillate cieli dall’alto (Stillate cieli dall’alto)
– Apritevi, porte del mondo (Domeniche di Avvento/B)
– Apritevi o cieli (Vieni Signore)
Presentazione dei doni
– Accogli nel tuo grembo (Stillate cieli dall’alto)
– Eccomi (Non temere)
Comunione
– Rallegrati, o Vergine Maria (Rep. Naz. Canti Liturgici)
– Maria, porta dell’Avvento (Madre del Signore)
– Tempio santo della Parola (Madre del Signore)
– Viene il Signore (Stillate cieli dall’alto)
Finale
– Tutta la terra attende (Maranatha. Vieni Signore)
– Vergine del silenzio (Rep. Naz. Canti Liturgici)
– Cieli e terra cantano (Rep. Naz. Canti Liturgici)
Note sulla Corona d’Avvento
«La disposizione di quattro ceri su una corona di rami sempreverdi, in uso soprattutto nei paesi germanici e nell’America del Nord, è divenuta simbolo dell’Avvento nelle case dei cristiani» (Direttorio, n. 98).
La corona circolare è il segno dell’attesa del ritorno di Cristo; i rami verdi richiamano la speranza e la vita che non finisce.
Il progressivo accendersi delle quattro candele, dedicate a quattro figure tipiche dell’attesa messianica (i profeti, Betlemme, i pastori, gli angeli), «domenica dopo domenica, fino alla solennità del Natale, è memoria delle varie tappe della storia della salvezza prima di Cristo e simbolo della luce profetica che via via illuminava la notte dell’attesa fino al sorgere del Sole di giustizia (cfr. Ml 3,20; Lc 1,78)» (Direttorio, n. 98). È opportuno che in chiesa la corona di Avvento sia visibile ai fedeli. Potrebbe essere collocata in presbiterio, anche davanti all’altare o all’ambone, non deve però oscurare i poli dell’aula liturgica e disturbare la celebrazione.
Il sacerdote celebrante può usare queste parole o altre simili:
Fratelli e sorelle amati nel Signore, il profeta Michea, in questa IV domenica di Avvento, ci invita a rivolgere il nostro sguardo a Betlemme di Èfrata, la piccola città di Giuda testimone di un grande evento, la nascita del Salvatore, ma anche a metterci in cammino con Maria per portare al mondo il lieto annuncio della fedeltà di Dio alle sue promesse.
Con gli occhi pieni di meraviglia e il cuore pieno di gratitudine accendiamo la quarta e ultima candela d’Avvento e chiediamo al Signore di renderci capaci di accogliere la sua visita nel mistero del Natale.
Un ministro accende la quarta candela. Il coro propone un canto adatto. Si può proporre il canto “Si accende una luce” che, oltre a una strofa comune a tutte le domeniche, propone una strofa diversificata per ogni settimana. Per questa quarta settimana si useranno le strofe 1 e 5.
Canto per l’accensione
della corona di Avvento
Una persona debitamente preparata, mentre si esegue l’antifona seguente, si porta presso la corona di Avvento e accende il quarto cero.
Si accende una luce all’uomo quaggiù,
presto verrà tra noi Gesù.
Ecco venire da lontano:
il suo splendor riempie l’universo
Lieti cantate: gloria al Signor!
Nascerà il Redentor!
Lieti cantate: gloria al Signor!
Nascerà il Redentor!
Il sacerdote celebrante può concludere il lucernario dicendo:
O Signore, che hai illuminato l’uomo smarrito nelle tenebre con la luce della tua nascita, dopo un dono così generoso non lasciarci soccombere tra i pericoli, ma vieni a liberaci dal male, o Figlio di Dio, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen
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Maria delle Grazie abbi misericordia di noi e di tutti coloro che chiedono sostegno