5. Decisione di pregare: difficoltà e ostacoli
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Abbiamo visto che per la nostra vita spirituale è molto importante sviluppare un cammino di preghiera che ci sostenga nel nostro pellegrinaggio verso l’eterno.
Decidersi per la preghiera significa abbandonarsi nelle mani di Dio, pregare veramente, significa consegnarsi a Dio, accettando che sia Lui a guidare la nostra vita e a dare luce al nostro cammino.
Ma tutto questo, innegabilmente, non è facile perché presuppone un salto nel buio, un abbandono completo in qualcuno che non vedo e non sento. Decidersi presuppone uno sforzo notevole della nostra volontà.
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Cara Valentina, è vero che nella preghiera anche le posizioni del corpo sono importanti. Tuttavia, crediamo che sia anche importante decidersi a pregare, impegnarsi con tutto noi stessi in questo dialogo d’amore con Dio Padre. Ovviamente va da se, che nella preghiera dobbiamo essere rispettosi, e ricordarsi sempre che siamo dinanzi a Dio. Inoltre dobbiamo analizzare se nella nostra posizione gradita per la preghiera non si nasconda una certa pigrizia, o poca voglia. Cosa fare per pregare bene? Possibilmente cercare e trovare un posto bello per pregare. Certo, si può pregare anche nel letto, ma bastano pochi minuti per affondare nei sogni, specie se la nostra giornata è stata particolarmente faticosa ed impegnativa. Sarebbe meglio trovare un luogo significativo dove raccogliersi in preghiera, ecco che sarebbe bello se nelle nostre case ci fosse un angolo tutto per Dio, predisposto con un immagine sacra, la Bibbia, ecc. Se proprio non fosse possibile, basta trovare un angolo tranquillo della casa, dove rifugiarsi con Dio e in Dio. Ma la cosa più importante di tutte, è quella di avere il desiderio di stare con Dio a tu per tu, di prendere questo impegno giornaliero con Lui. Se ci si trova all’inizio del cammino di preghiera, e senti che ti è più congeniale la preghiera a letto: falla! Chi di noi quando si sdraia sul letto non rivolge un pensiero a Dio? non è forse preghiera? Chi, prima di chiudere gli occhi non volge il pensiero a Lui per invocare la Sua protezione nel sonno notturno? Lo facevano anche i Santi … Quindi cara Valentina, non ti preoccupare troppo, prega, prega con tutta te stessa: solo pregando si impara a pregare. In unione di preghiera.
Ho una domanda sulla preghiera. Purtroppo non ricordo più il video del sacerdote in cui spiegava molto bene che la preghiera non dev’essere fatta mai nel letto, coricati, e che il corpo e le sue posizioni sono molto importanti. Pregare coricati era lecito solo se si è ammalati o per ragioni gravi. Ora mi chiedo, tante volte, vorrei pregare il Rosario anche nel letto , perchè quando mi corico, è il momento in cui Dio mi dice “ora non puoi sfuggirmi e scappare e fare tante cose durante il giorno”. La notte non mi addormento subito.. non è tempo sprecato non pregare anche nel letto ? La mattina nel letto sono sveglia ma mi crogiolo ancora un po’.. ma quel tempo potrei pregare… invece mi hanno detto che devo mettermi dritta o seduta dritta nel letto, o in piedi.. ma mai pregare coricati.. eppure appena mi alzo, comincio a fare tante cose e non mi viene di pregare.. mentre coricata nel letto pregherei molto di piu’. Possibile che sia irriverente davanti a Dio? Il sacerdote è molto attento al vero Magistero e non penso sbaglia.. ma cosi’ non prego mai molto.. se solo potessi pregare anche coricata… quante preghiere potrei fare in piu’.. rispetto a quando sono in piedi tutto il giorno…
Grazie per una risposta eventuale!