XXII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

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LETTURE: Dt 4,1-2.6-8 Sal 14; Gc 1,17-18.21b-22.27; Mc 7,1-8.14-15.21-23

Indicazioni Liturgiche

L’annuncio di questa Domenica pone al centro il valore della Parola di Dio, unico punto di riferimento per il credente, e la relativizzazione delle tradizioni umane. Le tre Letture confluiscono attorno a questa unità tematica, pur con accenti differenti. Il Vangelo ruota attorno al caso delle abluzioni rituali, che Gesù pone in secondo piano rispetto alla Parola divina. Il cuore dell’annuncio è racchiuso nell’accusa che egli rivolge agli scribi e farisei: «Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate le tradizioni degli uomini». La Prima Lettura invita ad accogliere ciò che Dio insegna nella sua purezza e integrità, senza sconti e senza accomodamenti. Il testo di Giacomo (Seconda Lettura) prosegue con la necessità non solo di ascoltare la Parola di Dio, ma anche di attuarla nella vita; la freschezza di questo testo biblico risiede proprio nella concretezza dei suoi richiami, esemplificati in questo caso nella visita agli orfani e le vedove.

La Chiesa, quando “celebra” la Parola di Dio, si pone in atteggiamento cultuale, perché quando la Parola viene solennemente proclamata è “Cristo che parla” e chiede la nostra risposta, la nostra adesione di fede. Chiede di assumere in pienezza nella vita, chiede di portare nella concreta storia, che quotidianamente si dispiega, ciò che si è ascoltato. Questo atteggiamento di culto spirituale si dilata, trova il suo compimento, nell’evento sacramentale, dove la risposta di fede — la fedeltà, nella vita, all’alleanza, che la Parola proclamata ha suscitato nell’oggi — diventa “offerta vivente e gradita a Dio”, unendosi al sacrificio di Cristo al Padre.

Il dono della legge e i suoi travisamenti dovuti al formalismo… un tema che riguarda tutti i credenti e tutte le Comunità. Nella Liturgia odierna si valorizzi tutto ciò che reca onore alla Parola proclamata, ma con lo stile meno rubricistico e più credente possibile. Testi eucologici, musicali, esprimano lo stupore e la gratitudine per un dono incommensurabile che si riceve nel culto. Nell’atto penitenziale e nell’omelia non manchino parole forti che inducano al ripensamento su stili di vita personali e comunitari, ridotti alla pratica religiosa, ma distanti da quel vissuto credente che la Parola oggi richiede vigorosamente.

PROPOSTA CANTI

Introito

– Chi potrà varcare (Salmi. Turoldo)

– Chi salirà sul monte del Signore (A. Ortolano)

– Beati quelli che ascoltano (Nella casa del Padre)

– Lampada per i miei passi (O Croce nostra Speranza)

Presentazione dei doni

– Ogni dono perfetto (Tu sei nostra pace)

– La legge dell’amore (Con la forza dell’Amore)

– Trasformi in Gesù (E’ il giorno del Signore)

Comunione

– O Gesù Maestro (G. Alberione, F. Schermidori)

– Tu sei, Signore, il Padre della vita (Giovani verso Assisi)

– Domine, non sum dignus (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Manna di luce (Cristo ieri oggi sempre)

Finale

-Beato l’uomo (O Croce nostra Speranza

– Passa questo mondo (Rep. Naz. Canti Liturgici)

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Tempo di preghiera

La preghiera è un cammino che ci porta verso Dio. E' un percorso impegnativo che, a volte, sembra essere superiore alle nostre forze e capacità. Ma con il Suo aiuto possiamo cercare di intraprendere questo viaggio con il sostegno della Chiesa, coi suoi Sacramenti e con i nostri fratelli. Buona preghiera.

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