Preghiamo per la piccola Indi Gregory

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Indi Gregory - Tempo di preghiera

La storia si ripete, purtroppo. Anni fa fu lo stesso per Charlie Gard e poi per Alfie Evans. Oggi la storia si ripete per Indi Gregory

Preghiamo perché i giudici aprano il loro cuore e non uccidano questa bambina: solo Dio ha diritto sulla vita e sulla morte. Lasciamo a Lui la decisione sulla vita di Indi.



Questa notte tra il 12 e il 13 Novembre 2023 alle ore 01,45 è deceduta la piccola Indi Gregory. 

La notizia arriva da Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, e dall’avvocato Simone Pillon, che hanno seguito gli sviluppi del lato italiano della vicenda in contatto con i legali inglesi e la famiglia.

Nella giornata di Sabato 11 Novembre, dopo l’ultima sentenza (di venerdì), erano state avviate le procedure per il distaccamento dei supporti vitali presso un’hospice.

Ora, crediamo sia arrivato il momento del silenzio, del rispetto, per chi crede della preghiera, e della vicinanza ai genitori della piccola, Dean Gregory e Claire Staniforth, che con estremo coraggio hanno lottato fino all’ultimo e fin da subito, con altrettanto coraggio e amore, hanno accettato la malattia della loro figlia.

Adesso preghiamo per Indi Gregory, che adesso è nella Gloria di Dio Padre.
Per la sua coraggiosa famiglia, il Signore li sostenga nel dolore e dono loro Pace.
Preghiamo anche per i carnefici di Indi, per tutti coloro che non riconoscono il valore di ogni vita umana, che non riconoscono che l’Unico Padrone della vita e della morte è Dio Padre.


«La decisione dei giudici inglesi di procedere alla sospensione dei sostegni vitali per la piccola Indi nonostante la possibilità dell’ospedale Bambino Gesù di Roma di assicurarle le migliori terapie palliative e nonostante il conferimento della cittadinanza italiana, è una sconfitta per l’umanità, per la medicina, per la scienza e per la civiltà occidentale.

La decisione è stata presa sulla base di parametri di dignità della vita totalmente eutanasici che ci fanno ripiombare nei periodi più bui della nostra storia recente.

Una bambina oggi morirà per soffocamento non a causa della sua malattia ma perché un giudice ha impedito ai suoi genitori di aiutarla a respirare. 

Indi Gregory si unisce a Charlie Gard, Alfie Evans e Isaiah Haastrup nella schiera di piccoli bambini inglesi che il servizio sanitario britannico e la magistratura britannica hanno considerato indegni di vivere nonostante la possibilità effettiva delle migliori cure palliative e dell’amore dei loro genitori.

Ringraziando il governo italiano per tutto ciò che ha fatto per provare a salvare la vita della piccola Indi, auspichiamo la promozione in tempi brevi di un accordo politico istituzionale bilaterale tra Italia e Regno Unito che permetta in futuro ai genitori che lo vogliano di portare i loro figli malati a essere curati in Italia per evitare vicende simili a questa». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus

(Dal sito di PRO VITA)


+++ 10/11/2023 AGGIORNAMENTO +++

INDI GREGORY
Appello rifiutato.
Distaccamento supporti vitali fissato a domani

I giudici inglesi hanno deciso per l’estubazione di Indi Gregory, rifiutando infatti l’autorizzazione al ricorso e un possibile cambio di giurisdizione in favore del giudice italiano.

La data è stata fissata per domani, Sabato 11 novembre (in un primo momento era stato comunicato lunedì come termine ultimo), ma non si sa ancora l’orario preciso. Su questo dettagli si attendo ulteriori sviluppi.

Il giudice Peter Jackson ha definito l’intervento italiano ai sensi della Convenzione dell’Aia «non nello spirito della Convenzione». I giudici hanno inoltre affermato che i tribunali inglesi sono nella posizione migliore per valutare l’ “interesse superiore” della bambina, quindi non è necessario un tribunale italiano.

I legali della famiglia Gregory fanno comunque sapere che nel frattempo si lavora ad altri percorsi». Lo fanno sapere gli stessi legali.

La notizia arriva da Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, e dall’avvocato Simone Pillon, che stanno seguendo gli sviluppi del lato italiano della vicenda in contatto con i legali inglesi e la famiglia.

(Dal sito di PRO VITA)


+++ 09/11/2023 AGGIORNAMENTO +++

Sono ore drammatiche, ma ancora cariche di speranza! 

Grazie al coraggioso intervento dei legali italiani, al supporto incondizionato del nostro governo e alla mobilitazioni di Pro Vita & Famiglia, Indi e la sua famiglia sono riusciti a guadagnare altro tempo prezioso. La decisione sul distacco dei supporti vitali è stata rimandata per ben due volte, fino alla proroga prevista per il 10 novembre, ore 13,00

In queste ultime ore, nel bel mezzo della battaglia per la vita e la morte di sua figlia, il papà di Indi ha trovato il tempo per registrare una video testimonianza per ringraziare il popolo italiano personalmente.

C’è ancora speranza per Indi!

Indi Gregory è una bellissima bambina di 8 mesi affetta da una grave malattia mitocondriale a cui si vuole negare il diritto alla vita, alla salute e ai trattamenti di cura e di riabilitazione.

Come per i casi di Charlie Gard e Alfie Evans, i medici e il sistema giudiziario britannico hanno deciso di togliere i supporti vitali a Indi, affermando che la sua morte rispetterebbe il suo “miglior interesse”, nonostante le proteste e gli sforzi legali della famiglia per mantenere le cure.

L’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma si è offerto di accogliere Indi, e recentemente il Governo italiano le ha conferito la cittadinanza, aprendo la via per il suo trasferimento affinché la piccola possa continuare le cure necessarie: una possibilità da realizzare senza ulteriori ostacoli.

Ogni vita è preziosa, e la battaglia di Indi tocca il cuore di tutti noi.

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Tempo di preghiera

La preghiera è un cammino che ci porta verso Dio. E' un percorso impegnativo che, a volte, sembra essere superiore alle nostre forze e capacità. Ma con il Suo aiuto possiamo cercare di intraprendere questo viaggio con il sostegno della Chiesa, coi suoi Sacramenti e con i nostri fratelli. Buona preghiera.

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