Preghiamo per Charlie Gard

Questo post è stato letto 1945 volte

San Giuda Taddeo - Tempo di preghiera


Preghiera San Giuda Taddeo

Novena San Giuda Taddeo

Triduo San Giuda Taddeo

Preghiera in difesa della vita

Non dimenticheremo mai Charlie Gard! Perché non accada mai che qualcuno stacchi la spina ad un essere indifeso solo perché  malato. Perché Dio non stacca la spina a nessuno.

La parabola di Charlie e dei suoi genitori, del popolo che li ha amati e sostenuti, e del mondo che non sa quello che fa, è racchiusa in questa serena libertà che sa di Paradiso, laddove Charlie sta per entrare, e che i suoi genitori, crocifissi nel dolore, stanno pregustando con lui.

La loro scelta infatti, ne è la testimonianza più credibile perché autenticata dall’amore che li ha resi liberi di fronte a tutto e a tutti.

Che Charlie dal Cielo ci doni la stessa libertà dello stesso Amore nel quale è stato amato.

E che faccia risplendere la vittoria autentica di Cristo sulla morte, nel cuore dei medici che l’hanno avuto in cura, degli infermieri e dei dirigenti ospedalieri, dei giudici e di quanti, smarriti nel deserto della menzogna, gettano la propria e l’altrui vita nella spazzatura dell’ideologia imperante nel mondo.

Scritto da Don Antonio della Picca

Aggiorneremo questo post ogni volta che avremo notizie nuove che riguardano il piccolo Charlie Gard


Aggiornamento del 28 Luglio

Alle ore 19,00 circa (ore italiane) Charlie  Grad è stato staccato dalla macchina che lo aiutava a respirare ed è stato ucciso, dopo il trasferimento nell’hospice. Accanto a lui i sui genitori Conny e Chris.


Aggiornamento del 27 Luglio

Ormai è giunta la resa dei conti:
Il termine assegnato ai genitori di Charlie per trovare una soluzione in accordo con il GOSH è scaduto a mezzogiorno di oggi. Sembra proprio che ormai non resti che attendere che trasferiscano Charlie nell’hospice e lo uccidano. E’ doloroso. Ma è così. È inutile usare termini come “estubazione” ossia: togliere il tubo per la respirazione a Charlie, che vuol dire farlo morire soffocato. Vuol dire ucciderlo. Vuol dire abbreviare ulteriormente la sua piccola vita che certamente non è destinata a durare per molto: presto Charlie smetterà di respirare, nonostante il tubo  Vuol dire abbreviare la sua sofferenza? Se Charlie non soffra non lo sappiamo, come non lo sanno i medici del GOSH, come non lo sanno i genitori di Charlie. Ma tutto questo vuol dire sicuramente privarlo anzitempo dell’amore straordinario che i suoi genitori gli hanno dato finora e che vorrebbero continuare a dargli fino all’ultimo momento concessogli dalla sua grave malattia. Perchè non lasciare fare il corso naturale, il corso, il progetto pensato da Dio per lui … Preghiamo per Charlie, ma preghiamo sopratutto per tutti noi e per tutti quelli che potevano fare e non hanno fatto qualcosa per salvare questa vita innocente. Charlie ha già vinto da tempo la sua battaglia.


Aggiornamento del 26 Luglio

Ore 18,35: Charlie sarà trasferito, tra domani o dopodomani, in un hospice per trascorrere le sue ultime ore:  i suoi genitori hanno dovuto rinunciare all’idea di portarlo a casa per morire. Il loro ultimo desiderio non è stato esaudito.
Il giudice Francis gli ha dato tempo fino a domani, giovedì, per organizzare la trasferta e trovare gli operatori sanitari necessari. Entro poche ore dal trasferimento, probabilmente venerdì, Charlie sarà ucciso.
Secondo The Guardian un amico di famiglia ha ribadito che le richieste del GOSH circa l’equipe sanitaria necessaria ad assistere Charlie sono assurde: il bambino è stabile, non soffre, non ha bisogno di assistenza continua di medici. Ha solo bisogno del respiratore per morire di morte naturale. Ma questa, appunto, la morte naturale, per la sanità e per la giustizia inglese non va bene.

Oggi alle ore 14,00, secondo un post della BBC, il giudice Francis deciderà se Charlie può morire a casa sua con i suoi genitori.


Aggiornamento del 25 Luglio ore 17,20 (ore italiane)

Nell’udienza di Charlie svoltasi all’alta Corte Londinese, nella prima parte i genitori hanno chiesto di portare a casa Charlie, ovviamente con il ventilatore. MA i medici del GOSH si sono rifiutati perchè, avrebbero detto, il ventilatore portatile non passa dalla porta di casa Gard. Poi non sono nemmeno d’accordo in un eventuale ricovero presso un hospice, che secondo il loro parere sarebbe inadeguato per il bambino (invece i genitori si dicono favorevoli). Ma il vero motivo sarebbe invece impedire ai genitori di passare con Charlie diversi giorni in casa senza staccare il ventilatore I genitori desiderano solo  accompagnarlo con il ventilatore ed aspettare che tutto succeda senza intervento umano.
Scrive l’ANSA: I coniugi Gard vogliono che il piccolo Charlie trascorra le sue ultime ore di vita a casa. Il Great Ormond aveva chiesto l’intervento di un mediatore, ma i Gard hanno rifiutato. I rappresentanti dell’ospedale hanno spiegato che vorrebbero accontentarli, ma allo stesso tempo vogliono tenere in considerazione il migliore interesse del bambino, a cui verrà staccata la spina del respiratore.
A noi tutto questo sembra solo un volersi accanire su una famiglia e un bambino che hanno già una importante Croce da portare sulle spalle e non consentire un evolversi naturale dei fatti: è Qualcun Altro che decide della vita e della morte.

Preghiamo per Charlie e per la sua famiglia, ma preghiamo pure tanto per i medici del GOSH, per il Giudice dell’Alta Corte e per l’Avvocato.


Aggiornamento del 24 Luglio

The Guardian, oggi alle ore 14,44 pubblica una notizia angosciante:
i genitori di Charlie hanno concluso la loro battaglia.  Hanno detto che vogliono ritirare la loro richiesta di un trattamento sperimentale negli Stati Uniti perché per il bambino ormai è “troppo tardi” e non può più funzionare.
Grant Armstrong, rappresentante legale dei coniugi Gard ha detto all’Alta Corte londinese che per Charlie, è troppo tardi, il tempo è finito, il bambino ha avuto un danno irreversibile e il trattamento sperimentale non può più funzionare. Preghiamo rispettando la decisione dei genitori, che sono molto stanchi e provati da tutta questa triste e lunga storia. Affidiamo Charlie nelle mani del Signore, Lui sà cosa è bene per Lui.

Ore 7,77 i genitori di Charlie oggi tornano in tribunale per un’udienza che potrebbe decidere il futuro del loro bambino.
L’audizione comincerà alle ore 14,00 e durerà due giorni. (Fonte: The Telegraph)


Aggiornamento del 21 Luglio

Il Congresso americano ha approvato l’emendamento in base al quale si concederà lo status di residenza permanete a Charlie per poter essere curato. Ora il testo deve passare al vaglio del Senato


Aggiornamento del 20 Luglio

Il medico dell’Ospedale Bambin Gesù che è volato a Londra per visitare Charlie si chiama Enrico Silvio Bertini: un luminare nel campo della neurologia (Fonte: La Verità)

I genitori di Charlie, Connie e Chris, hanno dichiarato di non potersi esprimere in merito alle visite effettuate dal dott. Hirano e dal dott. Bertini, in quanto «ogni dettaglio è al centro di un procedimento giudiziario».
In ogni caso, dopo il meeting tra medici avvenuto lunedì, la mamma di Charlie è sembrata sollevata.
Noi continuiamo a pregare.


Aggiornamento del 19 Luglio

L’ufficio stampa del Great Ormond Hospital, nel pomeriggio di mercoledì 19 luglio, ha negato che siano stati espressi ufficialmente pareri negativi sulle condizioni di Charlie da parte dei medici britannici.

I genitori di Charlie hanno postato sui social una foto (pubblicata dal Daily Mail) del piccolo scattata venerdì: l’immagine mostra Charlie che guarda un giocattolo colorato con gli occhi semichiusi e vorrebbe dimostrare che il piccolo non è cieco, a dispetto di quanto viene affermato.

Il Congresso americano ha concesso un permesso di residenza permanente (cosa differente dalla cittadinanza, ma che ne costituisce un passo propedeutico) al piccolo Charlie Gard.
La notizia è importantissima e infonde speranza, anche se questo non significa che i medici inglesi lasceranno partire il piccolo paziente (19 luglio)


Aggiornamento del 18 Luglio

La visita condotta dal medico della Columbia University di New York, Michio Hirano, pare aprire a segnali positivi: il luminare ha ipotizzato tra il 10 e il 50% la possibilità di miglioramento, con la terapia sperimentale, per il piccolo Charlie. Qualche speranza in più c’è, dobbiamo pregare con più insistenza affinchè il signore illumini i cuori di chi dovrà prendere la decisione finale.


Aggiornamento del 17 luglio

Oggi dovrebbe esserci un incontro tra medici, che visiteranno Charlie.
All’incontro sarà presente anche la mamma di Charlie e, dovrebbe essere presente anche, un medico del Bambin Gesù di Roma.

Si è conclusa la riunione tra esperti presieduta – secondo la richiesta dei legali del Great Ormond Street Hospital e del tutore che rappresenta gli interessi di Charlie – da un bioeticista, alla quale hanno partecipato lo stesso Hirano, il dottore del Bambin Gesù, quattro medici del Gosh e mamma Connie.
Il meeting si è protratto per cinque ore e una trascrizione verrà fornita al giudice Francis per metterlo al corrente di quanto detto nel corso dell’incontro.


Aggiornamento del 14 Luglio

Secondo l’agenzia di stampa Adnkronos dovrebbe essere il 25 luglio la decisione finale della Corte inglese, dopo una seduta intermedia in programma venerdì 21.
Il giudice Francis ha ribadito che accoglierà con favore ogni accordo fra le parti, ma nessun trasferimento del piccolo potrà avvenire senza autorizzazione della Corte.

Nel tardo pomeriggio (ore 18,40 ore italiane)  i genitori di Charlie hanno fatto un appello alla calma e alla pazienza: condannano fermamente qualsiasi forma di violenza o di minaccia che chiunque possa concepire per i medici del GOSH o per i giudici della Corte. Il giudice Francis, che già aveva minacciato azioni legali contro eventuali facinorosi, li ha ringraziati.

Ore 16,30 ore italiane: Il  giudice dell’Alta Corte ha nominato il professor Michio Hirano, specialista americano, che visiterà Charlie. In un primo momento il giudice aveva segretato il nome del medico per poi acconsentire a renderlo pubblico.
Tra lunedì e  martedì sarà a Londra per discutere il caso con gli specialisti del Great Ormond Street Hospital. il dott. Hirano è professore di neurologia presso il  Columbia University Medical Center di New York e si dice fiducioso che Charlie possa fare piccoli ma significativi miglioramenti sia sul piano muscolare che sul piano cerebrale.

Alle ore 15,00 ore italiane, l’Alta Corte si riunisce per una seduta interlocutoria in cui si fisserà una prossima riunione multidisciplinare che avrà luogo, secondo il giudice Nicholas Francis, «nel giro di giorni».


Aggiornamento del 13 Luglio

Alle ore 20,50 il giudice Francis, che a suo tempo aveva decretato che il sostegno vitale di Charlie doveva essere spento, ha chiesto a un luminare americano ( uno di quelli che ha contattato l’Ospedale dicendo di poter curare Charlie), se è disposto a volare a Londra per esaminare il bambino, se il giudizio venisse sospeso per qualche giorno. Il neurologo (che per motivi legali non può essere nominato) ha detto che sarebbe disposto. (Fonte The Telegraph)

Alle ore 13,45 i genitori di Charlie sono usciti piuttosto arrabbiati dalla sala dell’udienza: non condividono l’opinione dei giudici sulla qualità della vita del loro bambino. (Fonte Sky)

Alle ore 12,00 il giudice Francis, che ha ribadito che di fronte a nuove prove dell’utilità delle cure per Charlie avrebbe cambiato idea, ha detto anche che difficilmente la Corte potrà decidere entro oggi. (Fonte The Telegraph)


Aggiornamento del 12 Luglio ore 7,00

I genitori di Charlie oggi devono trovare delle prove che convincano il tribunale che la vita del loro bambino è degna di essere vissuta. Il che ha dell’assurdo!
Ieri, davanti all’Alta Corte inglese, la mamma di Charlie ha gridato: “Se fosse vostro figlio, gli avreste dato la possibilità di tentare una cura!”. Chris, invece ha gridato all’avvocatessa dell’Ospedale: “Quando comincerete a raccontare la verità?”. Detta avvocatessa, che rappresenterebbe “gli interessi del minore”, Victoria Butler-Cole, è nota per aver ottenuto a gennaio scorso dall’Alta Corte il “permesso” di far morire di fame e di sete il marito di Lindsey Briggs, un veterano della guerra del Golfo: è stata la prima volta che un tribunale inglese ha deciso che potessero essere tolti cibo e acqua a un paziente clinicamente stabile.


Aggiornamento dell’11 Luglio ore 19,30

Domani il Congresso degli Stati Uniti voterà la proposta di dare a Charlie la cittadinanza americana.
I deputati Brad Wenstrup e Trent Franks hanno presentato il disegno di legge.

Una volta che Charlie fosse cittadino americano gli Inglesi dovrebbero rivedere il loro potere di vita e di morte sul povero bambino.


Il giudice dell'Alta Corte Justice Francis . Tempo di preghiera


Dobbiamo pregare molto S. Giuda Taddeo Aspostolo perchè illumini il cuore del giudice dell’Alta Corte Justice Francis

Aggiornamento del 10 Luglio ore 15,30

Alcune persone che si dicono vicine alla famiglia di Charlie hanno postato su Facebook la notizia che la riunione della Alta Corte di oggi è solo una riunione preliminare. Giovedì dovranno tornare in tribunale per conoscere la decisione dell’alta Corte. Continuiamo a pregare, perché Charlie ha bisogno ancora di noi!

Aggiornamenti su l’udienza del 10 luglio ore 17.00
La famiglia di CHARLIE Gard ha chiesto che le prove di una terapia sperimentale in grado di curare il loro figlio siano valutate in una nuova udienza, da tenersi nel periodo dal 25 al 27 luglio prossimi, e che sia un nuovo giudice a decidere su esse.  I genitori di CHARLIE hanno chiesto l’autorizzazione a portarlo via dall’ospedale in cui si trova, il Great Ormond Street Hospital. Di fronte hanno trovato – secondo quanto emerge dai tweet di Fergus Walsh, che per la Bbc segue il settore Salute – un muro, quel Justice Francis che l’8 giugno scorso stroncò le speranze di Chris e Connie: “Non esiste al mondo nessuno che non vorrebbe salvare CHARLIE”, ha spiegato il giudice, aggiungendo che l’assistenza al bambino è nella massima considerazione delle autorità ma anche che qualcosa di “nuovo e sensazionale” deve accadere per convincerlo a cambiare idea. È stato a quel punto che l’avvocato della famiglia di CHARLIE ha ribadito ciò che ripete da giorni: nuovi dati condivisi con l’ospedale dimostrano che la terapia potrebbe produrre proprio quel “sensazionale miglioramento clinico” che le autorità cercano. Ma il giudice ha ribadito che al momento esistono diverse e ampie prove che la stessa terapia sperimentale non modificherebbe “il profondo e strutturale danno cerebrale” di CHARLIE. La famiglia ha chiesto, allora, se non dovrebbe essere un altro giudice a occuparsi del caso. “Ho fatto il mio lavoro e continuerò a farlo”, ha ribattuto il giudice. Sarebbe “un errore cambiare il giudice”, ha aggiunto. All’avvocato dei Gard non è rimasto che chiedere una nuova udienza poichè non prima del 21 luglio arriveranno nuove evidenze, ma anche qui Francis si è mostrato perplesso: “Una tabella di marcia di diverse settimane – ha detto – è preoccupante”, viste le condizioni gravi in cui versa CHARLIE e delle quali ha dato conto l’ospedale. L’udienza è ancora in corso. (10 luglio ore 17.00 italiane)


Aggiornamento del 9 Luglio ore 9,00

I genitori di Charlie ringraziano su Twitter tutti coloro che li stanno sostenendo (anche noi e voi, cari Lettori). Sull’account @carliesfight hanno scritto: “UN GRANDE grazie a tutti voi che ci sostenete e condividete la preoccupazione per Charlie! Continuate  a starci vicino! La lotta non è finita! #charliegard”.
Il giudice Justice Francis, lunedì alle 14:00, riesaminerà il caso. Permane il divieto di trasferire  Charlie, e l’Ospedale attende il nuovo verdetto della Corte.

Quindi continuiamo a pregare per Charlie, perchè il signore Gesù illumini il cure di questo giudice.

Aggiornamento 9 Luglio ore 20.52

Il genitori di Charlie hanno consegnato all’Ospedale una petizione con più di 350.000 firme che chiedono al GOSH di lasciar andare il bambino in America. Fuori dall’Ospedale i genitori hanno tenuto un discorso, davanti alla folla radunata in loro sostegno, dicendo che finché Charlie lotta, anche loro combatteranno.
Chris Gard e Connie Yates si sono sentiti “sopraffatti” dall’affetto che giunge loro da tanta gente, da tutto il mondo e ringraziano tutti di vero cuore.  


Ulteriore aggiornamento ore 21,00

Si riaccende la speranza per Charlie dopo che l’Ospedale Bambino Gesù ha predisposto il protocollo di cura sperimentale. L’ospedale Great Ormond Street, dove è ricoverato il piccolo, ha detto stasera che è giusto tentare la cura, ne sono convinti insieme ai genitori.  I due ospedali internazionali e i loro ricercatori hanno comunicato nelle ultime 24 ore di avere nuovi dati a proposito del trattamento sperimentale che hanno proposto. L’ospedale inglese si è quindi rivolta nuovamente all’Alta Corte per una nuova udienza sul caso.

Aggiornamento 7 Luglio 2017

I coniugi Gard sono stati convocati dall’equipe medica al Great Ormond Street Hospital per una riunione di aggiornamento che si svolgerà a breve. Ieri sera, 6 Luglio, la mamma aveva lanciato l’appello disperato che avrebbero cominciato la procedura per staccare la spina al respiratore.

Oggi arriva l’appello di fermarsi. È stato inviato a Londra il nuovo protocollo terapeutico sperimentale messo a punto dagli esperti internazionali coordinati dal Bambin Gesù. Proveremo a dare novità se e quando possibile. Sempre in giornata, durante il vertice di Amburgo, Trump dovrebbe proporre ufficialmente al Regno Unito anche la candidatura del New York Presbyterian Hospital and Columbia University Irving Medical Center all’accoglienza di Charlie. Continuiamo a pregare per Charlie.

Ormai tutti il mondo conosce la vicenda di Charlie Gard. Nato con una rara e grave malattia genetica, la sindrome di deperimento mitocondriale che causa un progressivo indebolimento dei muscoli.

I suoi genitori hanno portato avanti una eroica battaglia contro il parere dei medici che hanno decretato che Charlie non ha una vita degna di essere vissuto e che quindi deve essere staccato dal macchinario che lo sostiene per la respirazione. Due tribunali si sono espressi a favore dei medici, togliendo di fatto la facoltà genitoriale e decisionale due genitori sul figlio.

Il tribunale dei diritti umani, al quale si sono rivolti i genitori ha decretato che il 30 giugno, i medici erano autorizzati a staccare tutto e lasciare morire il piccolo Charlie. Ma l’esecuzione è stata rinviata a per via della campagna mediatica che i coniugi hanno lanciato con un video-appello, nel quale supplicavano di poter avere più tempo per dire addio al figlio, ricoverato all’ospedale Great Ormond Street di Londra.

Ai genitori non è stato concesso né di trasferirlo negli Stati Uniti, dove avrebbero voluto sottoporlo a delle cure di sperimentazione, né di portarlo a casa per farlo spirare fra i suoi cari. Lo Stato britannico si è appropriato di Charlie, lo ha sequestrato e su di lui si arroga il diritto di vita e di morte. Papà e mamma sono stati espropriati della loro genitorialità. Secondo i medici, tenere in vita Charlie non è “eticamente accettabile”.

Lo scorso Lunedì 3 luglio Mariella Enoc, Presidente del Bambino Gesù di Roma, dopo aver ascoltato la preghiera del Papa che ha scritto in tweet: “Non si trascuri il desiderio dei genitori di accompagnare e curare sino alla fine il proprio bimbo” ha annunciato la disponibilità dell’ospedale di ospitare il piccol: non offrono miracoli o cure straordinarie, ma solo accoglienza ed umanità.

Si sta tentando di scongiurare in extremis l’esecuzione capitale. Ma chi potrà salvare realmente questo bimbo? La fede dei genitori del piccolo Charlie? Le preghiere di tanti cattolici nel mondo oppure l’intervento diretto del Cielo?

Molte persone si sono fatte avanti spontaneamente, hanno protestato e protestano contro questa ingiusta decisione. Si, Charlie non ha nessuna possibilità, secondo il giudizio umano. Ma Dio può tutto e di questo noi siamo certi, se è volontà di Dio, Charlie può guarire, se è Sua volontà Charlie può essere un dono per tutti noi, per i suoi genitori, per i suo parenti.

Charlie morirà, ma non per mano dell’uomo. Morirà assistito ed amato circondato dall’amore dei suoi genitori, che saranno certi di aver fatto tutto quello che c’era da fare.

Mettiamo Charlie nelle mani di San Giuda Taddeo, a lui Dio ha concesso poteri straordinari nella risoluzione di casi impossibili. 

Sopra Charlie e i suoi genitori vigila il cugino di Cristo.

Nel pugnetto di Charlie c’è San Giuda Taddeo

Preghiamo San Giuda Taddeo Apostolo, bussiamo alla sua porta e chiediamo la sua potente intercessione.

Questo post è stato letto 1945 volte

Tempo di preghiera

La preghiera è un cammino che ci porta verso Dio. E' un percorso impegnativo che, a volte, sembra essere superiore alle nostre forze e capacità. Ma con il Suo aiuto possiamo cercare di intraprendere questo viaggio con il sostegno della Chiesa, coi suoi Sacramenti e con i nostri fratelli. Buona preghiera.

2 risposte

  1. Nara ha detto:

    Il SIGNORE sa cosa fare Charly è nato per un motivo che noi non siamo in grado di conoscere. Se il Signore ha permesso che Charly nascesse così perché ha uno scopi ben preciso .Capisco l’immenso dolore dei suoi genitori ed ho anch’io tanto dolore per loro solo chi ha provato può capirlo.

  2. Giovanni ha detto:

    Da quando ho conosciuto la storia del piccolo Charlie, qui su Tempo di preghiera, recito la preghiera a San Giuda Taddeo, per lui e per tutti i bambini malati.
    Spero tanto che il giudice dell’Alta Corte e i medici del Great Ormond Street Hopital, cambino la loro opinione e diano la possibilità al piccolo Charlie ed ai suoi genitori di provare la cura sperimentale.
    Preghiamo insieme, già qualche piccolo segno di Dio si vede, un segno è la mobilizzazione di tante persone che pregano per lui.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *