Novena Immacolata Concezione

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Immacolata Concezione - Tempo di preghiera

La novena dell’Immacolata si recita
dal 29 Novembre al 7 Dicembre
insieme allo

Stellario dell’Immacolata

Qui trovi un altra novena
all’Immacolata Concezione con audio mp3

29 NOVEMBRE – PRIMO GIORNO

AURORA DI SALVEZZA

“Chi è costei che sorge come l’aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come schiere a vessilli spiegati?”
“Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l’aurora. Verrà a noi come la pioggia di primavera che feconda la terra”.

Fulgida come il sole

All’aurora c’è un momento stupendo: quello che precede immediatamente il sorgere del sole.
All’inizio un lieve impallidire del cielo a oriente, appena visibile nella notte. In seguito il chiarore va crescendo lentamente, poi più in fretta, sempre più in fretta.
Ed ecco infine un momento in cui il nascere della luce è così vittorioso e ardente, lo splendore così accecante per gli occhi abituati alla notte, che ci si potrebbe credere davanti al sole stesso: appena un istante dopo, come una fiammata, la sua luce divamperà sul filo dell’orizzonte.
Ed ecco finalmente il sole… Così l’Immacolata Concezione.
Prima, nella lunga serie dei secoli precedenti, si poteva intravedere l’alba di Cristo, un lontano preludio della sua purezza e santità, già del resto meraviglioso se si considera che veniva realizzato nella natura umana, ma ancora tanto oscuro rispetto a Lui.
Maria, invece, appare come culmine dell’aurora, il sorgere del giorno…nella Vergine che tutto si riunisce per poi passare da Lei al Figlio…
Così l’Antico Testamento e tutto quello che vi è di storia sacra nell’umanità, come ha prefigurato Cristo, ha anche prefigurato la Vergine.
Le donne e le cose sante dell’antica alleanza la rappresentano; il tempio e l’altare, il Sinai e l’arcobaleno, il roveto ardente ne sono un simbolo; è la Vergine che viene attraverso tutti questi segni, perché attraverso di lei viene “Colui che viene”.
(E. Mersch)

Invocazione d’aiuto a Maria.

O Vergine Immacolata, primo e soave frutto di salvezza, noi Ti ammiriamo e con Te celebriamo le grandezze del Signore che ha fatto in Te mirabili prodigi.

Guardando Te, noi possiamo capire ed apprezzare l’opera sublime della Redenzione e possiamo vedere nel loro risultato esemplare le ricchezze infinite che Cristo, con il suo Sangue, ci ha donato.

Aiutaci, o Maria, ad essere, come Te, salvatori insieme con Gesù di tutti i nostri fratelli. Aiutaci a portare agli altri il dono ricevuto, ad essere “segni” di Cristo sulle strade di questo nostro mondo assetato di verità e di gloria, bisognoso di redenzione e di salvezza. Amen.
(A. Gemma)

30 NOVEMBRE – SECONDO GIORNO

PIENA DI GRAZIA

“Il Signore Dio disse al serpente: “Poiché tu hai fatto questo, sii maledetto… lo porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”.

La prima Redenta

Con Maria inizia la lotta tra la stirpe della donna e la stirpe del serpente; lotta dichiarata fin dalla prima origine della Vergine, essendo questa concepita senza alcuna macchia di peccato e quindi in completa opposizione a Satana. L’ostilità si farà poi gigantesca e si risolverà in vittoria quando Gesù, “la stirpe” di Maria, apparirà nel mondo e con la sua morte distruggerà il peccato.
Il privilegio dell’Immacolata non consiste però soltanto nell’assenza del peccato di origine, ma più ancora nella pienezza di grazia. “La Madre di Gesù, la quale ha dato al mondo la Vita stessa che tutto rinnova…da Dio è stata arricchita di doni consoni a tanto ufficio…adornata fin dal primo istante della sua concezione dagli splendori di una santità tutta singolare”
Il saluto di Gabriele: “Salve, piena di grazia, il Signore è con te” (Lc 1, 28) è la più valida testimonianza dell’immacolata Concezione di Maria, la quale non sarebbe in senso totale “piena di grazia” se anche per un solo istante fosse stata sfiorata dal peccato.
La Vergine ha cominciato così la sua esistenza con una ricchezza di grazia che supera immensamente quella che i più grandi Santi conseguono alla fine della loro vita.
Se poi si considera la sua assoluta fedeltà, la sua totale disponibilità a Dio, si può intuire a quali altezze di amore e di comunione con l’altissimo Maria sia giunta, precedendo “di gran lunga tutte le altre creature celesti e terrestri”
(P. Gabriele di Santa M. Maddalena)

Ti saluto, o Maria

Ti saluto, o Maria, tutta pura, tutta irreprensibile e degna di lode.
Tu sei la corredentrice,
la rugiada del mio arido cuore,
la serena luce della mia mente confusa,
la riparatrice di tutti i miei mali.

Compatisci, o purissima, l’infermità dell’anima mia. Tu puoi ogni cosa, perché sei la Madre di Dio; a Te nulla si nega, perché sei la regina

Non disprezzare la mia preghiera e il mio pianto, non deludere la mia attesa. Prega il Figlio tuo in mio favore e, finché durerà questa vita, difendimi, proteggimi, custodiscimi.
(S. Efrem)

1 DICEMBRE – TERZO GIORNO

PER SINGOLARE PRIVILEGIO

“Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, mi ha avvolto con il manto della giustizia, come uno sposo che si cinge il diadema e come una sposa che si adorna di gioielli “

Il capolavoro di Dio

La prima e inevitabile imperfezione che contrae l’anima di ogni misero figlio di Adamo è il peccato originale. Solo Maria ne fu esente: Ella è l’Immacolata Concezione.
Il peccato originale non è altro che il peccato di superbia commesso dai nostri progenitori fin dalle origini e questo peccato portò ad Adamo e ai suoi discendenti innumerevoli mali. Anche Maria come discendente di Adamo avrebbe dovuto contrarre il peccato originale; avrebbe dovuto apparire in questo mondo priva, come noi, dei doni preternaturali e soprannaturali, priva specialmente della grazia di Dio.
Ma non fu così. Ella per singolare privilegio a Lei concesso da Dio, in previsione dei meriti del Figlio Redentore, fin dal primo istante della sua concezione fu preservata dalla colpa originale. La verità dell’Immacolata Concezione fu proposta implicitamente dai Padri della Chiesa con quelle innumerevoli espressioni che esaltano l’assoluta purezza e santità di Maria. In seguito questa verità venne insegnata e professata in modo più esplicito finché il Papa Pio IX, il giorno 8 dicembre 1854, la definì solennemente come dogma della fede cattolica. La stessa Vergine Santa a Lourdes facendo eco alla voce del Papa si presentò a Bernardetta dicendo: “Io sono l’Immacolata Concezione”.

Ottienimi un cuore fedele

Santa Maria, Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo, puro e limpido come acqua di sorgente.
Ottienimi un cuore semplice che non ripieghi ad assaporare le proprie tristezze: un cuore magnanimo nel donarsi, facile alla compassione, un cuore fedele e generoso, che non dimentichi alcun bene e non serbi rancore di alcun male.
Formami un cuore dolce e umile che ami senza esigere di essere riamato, un cuore grande e indomabile così che nessuna ingratitudine lo possa chiudere e nessuna indifferenza lo possa stancare, un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo, ferito dal suo grande amore con una piaga che non rimargini se non in Cielo
(P. Grandmaison)

2 DICEMBRE – QUARTO GIORNO

RALLEGRATI, FIGLIA DI SION

Gioisci, esulta, figlia di Sion, perché ecco, io “Vengo ad abitare in mezzo a te – oracolo del Signore. Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore e diverranno suo popolo ed egli dimorerà in mezzo a te e tu saprai che il Signore degli eserciti mi ha inviato a te”.
Nessuna creatura fu mai così vicina a Dio come la beata Vergine Maria. Chi più puro? Chi più irreprensibile? Quale prodigio! Nel suo immenso amore per gli uomini, Dio non si è vergognato di prendere come Madre Colei ch’era sua creatura.
Veramente a Maria si applicano le parole del profeta Zaccaria: “Canta inni, rallegrati, o figlia di Sion, perché ecco che vengo ad abitare in mezzo a te, dice il Signore”.
Ed è ancora a Lei che si rivolge Gioele allorché esclama: “Non temere, terra, ma rallegrati e gioisci poiché cose grandi ha fatto il Signore”.
Esulta, casa del Signore, terra che Dio ha sfiorato con i suoi passi. Tu che hai contenuto nella tua carne Colui la cui divinità sorpassa l’universo. Da Te, Colui che è la Divinità stessa ha assunto la natura umana; l’eterno è entrato nel tempo e l’infinito si è lasciato circoscrivere.
Esulta, Dimora di Dio che brilli della luce della divinità…
“Ti saluto, o piena di grazia”: la tua opera e il tuo nome sono fonti di gioia più della gioia stessa. Da Te è venuta al mondo la gioia immortale, il Cristo, rimedio alla tristezza degli uomini. Esulta, Paradiso più felice del giardino dell’Eden nel quale è germogliata ogni virtù ed è spuntato l’albero della Vita.
(S. Teodoro Studista)

Aiutaci, o Madre

Regina nostra, inclita Madre di Dio, Ti preghiamo: fa’ che i nostri cuori siano ricolmi di grazia e risplendano di sapienza.
Rendili forti con la tua forza e ricchi di virtù. Su noi effondi il dono della misericordia, perché otteniamo il perdono dei nostri peccati.
Aiutaci a vivere così da meritare la gloria e la beatitudine dei Cielo.
Questo ci conceda Gesù Cristo, tuo Figlio, che Ti ha esaltata al di sopra degli Angeli,
Ti ha incoronata Regina, e Ti ha fatto assidere in eterno su fulgido trono.
A Lui onore e gloria nei secoli. Amen.
(S. Antonio di Padova)

3 DICEMBRE – QUINTO GIORNO

BELLA COME LA LUNA

“Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle”
“Chi è costei che sorge come l’aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come schiere a vessilli spiegati?”.

Mediatrice di grazie

Nella contemplazione della Vergine Immacolata ci farà da guida la sacra liturgia che non si stanca di chiamarla: bella come la luna, fulgida come il sole.
Anzitutto, guardiamo Maria «bella come la luna». E’ un modo questo per esprimere l’eccelsa bellezza di Lei. Come deve essere bella la Vergine! Quante volte siamo stati colpiti dalla bellezza di un volto angelico, dall’incanto di un sorriso di bambino, dal fascino di uno sguardo puro! E certamente nel volto della propria Madre Iddio ha raccolto tutti gli splendori della sua arte divina…
Come splende la luna nel cielo oscuro, così la bellezza di Maria si distingue da tutte le bellezze, che paiono ombre accanto a Lei. Maria è la più bella di tutte le creature…Sul suo volto non si rivela soltanto la bellezza naturale. Nell’anima di Lei Iddio ha riversato la pienezza delle sue ricchezze con un miracolo della sua onnipotenza.
Possiamo immaginare che il volto di Gesù, quel volto che gli Angeli adorano, dovesse riprodurre in qualche modo i lineamenti del volto di Maria? Così il volto di ogni figlio rispecchia gli occhi della madre.
Potessimo avere la voce di San Bernardo che non si stancava di lodare, di cantare, di ammirare, di esultare dinanzi al trono della Vergine! Potessimo avere la lingua degli Angeli per poter dire la bellezza, la grandezza della loro Regina! Salvaci, o Maria!

Salvaci, o Maria!

O Vergine, bella come la luna, delizia dei Cielo, nel cui volto guardano i beati e si specchiano gli Angeli, fa’ che noi, tuoi figli, Ti assomigliamo e che le nostre anime ricevano un raggio della tua bellezza che non tramonta con gli anni, ma rifulge nell’eternità.

O Maria, Sole del Cielo, risveglia la vita dovunque è la morte e rischiara gli spiriti dove sono le tenebre. Rispecchiandoti nel volto dei tuoi figli, concedi a noi un riflesso del tuo lume e del tuo fervore.

Salvaci, o Maria, bella come la luna, fulgida come il sole, forte come un esercito schierato, sorretto non dall’odio, ma dalla fiamma dell’amore. Amen.

4 DICEMBRE – SESTO GIORNO

VISIONE DI PARADISO

“Tutta bella tu sei, amica mia, in te nessuna macchia… Tu mi hai rapito il cuore, sorella mia, sposa, tu mi hai rapito il cuore. Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa, giardino chiuso, fontana sigillata. Fontana che irrora i giardini, pozzo d’acque vive e ruscelli sgorganti dal Libano”.

Fiore candido di Redenzione

Immacolata dice anzitutto i fulgori dell’aurora. Preservata immune dalla contaminazione originale, Maria è riempita di grazia fin dal primo istante del suo concepimento. Già nel seno materno, l’anima di Maria è pervasa di luce divina: dopo la morte di lunghi secoli, trascorsi nella colpa dei progenitori, si alza questa stella mattutina, limpida e pura, trasparente e inviolata, mentre il cielo trascolora nella promessa del giorno imminente.
Immacolata dice poi promessa e fiore candido di Redenzione.
Colei che, in vista dei meriti del suo Figlio Redentore, è stata preservata dalla macchia originale, ha avuto questo privilegio perché predestinata alla sublime missione di Madre di Dio. Ella, che doveva dare una carne mortale al Verbo eterno del Padre, non poteva essere contaminata neppure per un istante dall’ombra del peccato.
Infine, Immacolata dice visione di Paradiso.
Preannunzia l’alba di quel giorno eterno, e ci guida e sostiene nel cammino che ancora ce ne separa. Per questo l’inno liturgico “Ave, Maris Stella” ha la dolce invocazione: “Fa’ che, vedendo con Te Gesù, con Te sempre possiamo gioire”. A questo termine estremo, coronamento della vita di grazia, devono tendere i palpiti del nostro cuore, e gli sforzi più generosi di cristiana fedeltà.
(Giovanni XXIII, 7 dic. 1959)

Tu, o Maria

Ave Maria! piena di grazia, più Santa dei Santi, più elevata dei cieli, più gloriosa degli Angeli, Ave, celeste Paradiso! più venerabile d’ogni creatura.

Ave, celeste Paradiso! tutto fragranza, giglio che olezza soave, rosa profumata che si schiude a salute dei mortali. Ave, tempio immacolato di Dio costruito santamente, adorno di divina magnificenza, aperto a tutti, oasi di mistiche delizie.

Ave purissima! Vergine Madre! Degna di lode e di venerazione, fonte d’acque zampillanti, tesoro di innocenza, splendore di santità.

Tu, o Maria, guidaci al porto della pace e della salvezza, a gloria di Crísto che vive in eterno con il Padre e con lo Spirito Santo. Amen.
(S. Germano)

5 DICEMBRE – SETTIMO GIORNO

SPECCHIO PURISSIMO

“La Sapienza è un’emanazione della potenza di Dio, un effluvio genuino della gloria dell’Onnipotente: per questo nulla di contaminato in essa si infiltra. E’ un riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio e un’immagine della sua bontà … Essa in realtà è più bella del sole e supera ogni costellazione di astri; paragonata alla luce, risulta superiore; a questa infatti succede la notte, ma contro la sapienza la malvagità non può prevalere»

Incanto ma non sogno

Dio la volle, specchio purissimo di santità e di bontà, tipo ideale e reale per l’umanità rigenerata da Cristo. Incanto, ma non sogno. Privilegio per ogni cristiano a subirne il fascino, a gustarne la gioia.
E la visione, tanto singolare, ma reale, si fa simbolica, esempio, stimolo, luce, conforto per noi, sommersi nel mondo moderno, che siamo abbagliati dalle luci accecanti della ostentata seduzione dei sensi, priva di vera bellezza, di grazia e di innocenza e siamo circondati da un ambiente tanto inquinato di licenzioso costume e di vizio degradante. La nostra devozione ci dia coraggio per concorrere a difendere nei nostri giorni la verità dell’amore, l’integrità della famiglia, la nobiltà dello spettacolo, la moralità della vita collettiva, l”‘ecologia” della nostra civiltà che non deve né arrossire né dimenticarsi di essere cristiana, e quindi di avere la Vergine Madre Immacolata Maria, vestita di sole, per emblema della propria speranza e della propria salvezza. (Paolo VI)

Ricordati dei tuoi figli

O Vergine Maria, Madre della Chiesa, a Te raccomandiamo la Chiesa tutta. Tu che sei chiamata “aiuto dei Pastori”, proteggi e assisti i vescovi nella loro missione apostolica, e quanti, sacerdoti, religiosi, laici, li aiutano nella loro ardua fatica.

Ricordati di tutti i tuoi figli; avvalora presso Dio le loro preghiere; conserva salda la loro fede; fortifica la loro speranza; aumenta la carità.

Ricordati di coloro che versano nelle tribolazioni, nelle necessità, nei pericoli; ricordati di coloro soprattutto che soffrono persecuzioni e si trovano in carcere per la fede. A costoro, o Vergine, concedi la forza e affretta il sospirato giorno della giusta libertà.

6 DICEMBRE – OTTAVO GIORNO

IDEALE DELLA CHIESA

“Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell’acqua accompagnato dalla parola, al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata”.

Una parola fuori uso

Oggi la parola ‘peccato’ è taciuta … Sembra una parola fuori uso, quasi un termine sconveniente, di cattivo gusto. E si capisce il perché. La nozione di peccato coinvolge due realtà: una realtà vivente, onnipotente: Dio; ed una realtà soggettiva e relativa alla nostra persona, cioè la relazione insopprimibile delle nostre azioni al Dio presente, interrogante la nostra libera scelta…Ne deriva un’etica folle che tende a rendere tutto lecito quanto piace o quanto giova, e che toglie alla vita il suo senso profondo, derivante dalla distinzione tra il bene e il male e l’avvilisce in una visione finale di angosciosa e disperata vanità. L’uomo raggiunge la sua personalità nel possesso della grazia divina; la vera ricchezza è possedere l’amore di Dio, donatoci gratuitamente per il Cristo. Nell’uomo, la bellezza produce l’amore; nel cristiano è l’amore di Dio che produce la bellezza, la sua autentica nobiltà …
Dobbiamo metterci in uno stato di difesa, di ripudio, di rinuncia a tante esibizioni e manifestazioni del malcostume moderno e non cedere per ipocrisia o per rispetto umano all’immoralità pubblica. Lo splendore dell’Immacolata che brilla dinanzi ai nostri occhi ci suggerisce: “Ecco quello che devi essere”.

O Padre Misericordioso

O Padre di misericordia, datore di ogni bene, noi Ti ringraziamo perché dalla nostra stirpe umana hai eletto la beata Vergine Maria ad essere Madre del Figlio tuo fatto uomo.

Ti ringraziamo perché l’hai preservata da ogni peccato, l’hai riempita di ogni dono di grazia, l’hai congiunta all’opera di redenzione del tuo Figlio e l’hai assunta in anima e corpo al Cielo.

Ti preghiamo, per sua intercessione, di poter realizzare la nostra vocazione cristiana, di crescere ogni giorno nel tuo amore e di venire con Lei a godere per sempre nel tuo regno beato. Amen.

7 DICEMBRE – NONO GIORNO

CONSACRAZIONE ALL’IMMACOLATA

«Beato l’uomo che mi ascolta, vegliando ogni giorno alle mie porte, per custodire attentamente la soglia. Infatti, chi trova me trova la vita, e ottiene favore dal Signore».

Per amare Dio

Non è possibile che qualcuno si possa convertire o santificare senza l’aiuto della Vergine Immacolata. Anzi, quanto più uno si avvicina a questa dispensatrice di grazia, tanto più abbondantemente sarà arricchito di tale dono, più facilmente si potrà santificare, e con maggior frutto lavorerà per la santificazione del prossimo. Ma è indispensabile che chi desidera occuparsi della salvezza degli altri incominci da se stesso. Perciò deve avvicinarsi sempre più all’Immacolata, per ricevere da Lei la grazia di amare Dio.
E si avvicina all’Immacolata nel modo migliore colui che si dona a Lei totalmente.
Tuttavia, questa donazione di sé non esige affatto l’abbandono del mondo e della famiglia e l’ingresso in un istituto religioso. Ci si può benissimo occupare dei propri affari, dei propri impegni, ma, per il fatto che ci si è donati totalmente all’Immacolata, non siamo più noi ad offrire i nostri problemi quotidiani a Dio, ma è l’Immacolata stessa, cui ci siamo consacrati, che presenta noi e tutte le nostre cose a Dio. E’ evidente che chi vuole appartenere a Maria, fa di tutto perché la propria vita divenga sempre più degna di un figlio. Non solo, ma sperimentando la forza di cui gode nelle tentazioni e la consolazione che prova nelle difficoltà, si preoccupa di partecipare anche agli altri la propria felicità, cosicché essi pure siano attratti da Maria e i loro cuori appartengano a Lei. E Maria illuminerà questi cuori, li riscalderà con l’amore dei suo Cuore materno, li infiammerà con il fuoco della carità che arde nel Cuore Divino di Gesù.
(S. Massimiliano Maria Kolbe)

Chinati su di noi

Ascolta, o prediletta da Dio, l’ardente grido che ogni cuore fedele innalza verso di Te. Chinati sulle nostre piaghe doloranti.

Muta le menti dei malvagi, asciuga le lacrime degli afflitti e degli oppressi, custodisci il fiore della purezza nei giovani, proteggi la Chiesa santa, fa’ che gli uomini tutti sentano il fascino della cristiana bontà.

Accogli, o Madre dolcissima, le nostre umili suppliche e ottienici soprattutto che possiamo un giorno ripetere dinanzi al tuo trono l’inno che si leva oggi sulla terra intorno ai tuoi altari: tutta bella sei, o Maria! Tu gloria, Tu letizia, Tu onore del nostro popolo. Amen.

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Tempo di preghiera

La preghiera è un cammino che ci porta verso Dio. E' un percorso impegnativo che, a volte, sembra essere superiore alle nostre forze e capacità. Ma con il Suo aiuto possiamo cercare di intraprendere questo viaggio con il sostegno della Chiesa, coi suoi Sacramenti e con i nostri fratelli. Buona preghiera.

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