Altare della reposizione del Giovedì Santo
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L’Altare della Reposizione, popolarmente e impropriamente detto Sepolcro, è il luogo in cui viene riposta e conservata l’Eucaristia dal termine della Messa in Coena Domini del Giovedì Santo fino alla Celebrazione della Passione del Signore del Venerdì Santo.
Le Sacre Specie vengono così riposte per essere adorate fino alla mezzanotte e per distribuire la Santa Comunione nella Celebrazione della Passione del giorno seguente.
È tradizione che nelle chiese gli altari della reposizione siano addobbati in modo solenne, con composizioni floreali o altri simboli, in omaggio all’Eucaristia e per invitare i fedeli all’adorazione.
Ricordiamoci che l’altare della reposizione non è un sepolcro!
Il senso da recuperare è che la reposizione del Corpo del Signore è in funzione della sua conservazione per la comunione dei fedeli il venerdì santo e per il viatico degli infermi.
«In realtà la presenza eucaristica nel tabernacolo, la notte del Giovedì santo, non è quella di un cadavere, ma il sacramento del Corpo glorificato del Signore Morto e Risorto che vive nella gloria e che noi adoriamo unendoci al suo rendimento di grazie con la partecipazione sacramentale al suo sacrificio. Vegliare dinanzi al sacramento del Corpo di Cristo e attendere la comunione ai “Doni presantificati” (il Pane Eucaristico!), meditando sulle parole del Signore come narra l’evangelista Giovanni ai capitoli 14-17, è ben altra cosa che raccogliersi intorno ad una tomba!» (P. Sorci).
La Lettera circolare della Congregazione per il Culto divino sulla “Preparazione e celebrazione delle feste pasquali” del 1988 precisa che “la cappella della reposizione viene allestita non per rappresentare la sepoltura del Signore, ma per custodire il pane eucaristico per la Comunione che verrà distribuita il Venerdì della Passione del Signore» (cf n. 47).
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Interessante questo articolo! Grazie, per averlo condiviso. Buona Pasqua a tutti voi