Domenica delle Palme – Anno B

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LETTURE: Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Mc 14,1-15,47

Indicazioni liturgiche

Con la domenica detta «delle palme» inizia effettivamente la celebrazione annuale della Pasqua del Signore, cioè dell’evento della passione-morte-risurrezione di Gesù. Un filo ideale lega la liturgia odierna a quella della Veglia pasquale e del giorno di Pasqua, passando attraverso le celebrazioni del Giovedì e del Venerdì Santo. Ma è un fatto che la domenica delle palme viene in chiesa molta più gente che non a Pasqua… Motivo di più per preparare con grande cura la liturgia di questo giorno, con particolare attenzione a coloro che non sono frequentatori abituali della Messa domenicale.

Oggi molti vengono in chiesa per prendere un ramo d’ulivo benedetto e portarselo a casa come segno di protezione divina contro i molti imprevisti che minacciano la vita di ogni giorno. Sarebbe un peccato se i rami d’ulivo non avessero altro significato che questo, di sapore un po’ superstizioso… D’altra parte è impensabile eliminarli dall’orizzonte religioso e liturgico di questa domenica. Tanto vale cercare di riportarli il più possibile nell’alveo del loro significato originario: con riferimento, cioè, alla celebrazione della Pasqua del Signore e alla professione di fede in Cristo salvatore. A questo scopo è decisamente sconsigliabile la pura e semplice distribuzione dei rami d’ulivo (e tanto meno la “vendita”, come uno fra i tanti “oggetti religiosi”), senza alcun rapporto con la celebrazione liturgica: ciò non farebbe che confermare la concezione un po’ magica del ramo d’ulivo come oggetto-portafortuna sacro…

La massima cura dovrà essere dedicata alla lettura della passione e al suo armonico collegamento con tutta la celebrazione, a cominciare dagli altri elementi costitutivi della Liturgia della Parola (altre letture, canti, preghiera dei fedeli…). Occorre quindi pensare per tempo alla scelta e alla preparazione dei lettori, nonché al modo concreto di proclamare la passione. Se si ritiene opportuno seguire il sistema classico della lettura “dialogata” a tre voci (cronista, Cristo, altri) si tenga presente che occorrono lettori molto bravi, capaci di “scomparire” dietro il testo e di non richiamare l’attenzione su se stessi, né con sbagli o incertezze, né con dizione piatta e incolore, né con interpretazioni troppo forzate. L’assemblea può rimanere seduta durante la lettura e ascoltare in piedi solo l’ultima parte della passione, letta preferibilmente dal sacerdote o da un diacono. Per quanto possibile, bisogna condurre i fedeli ad ascoltare il racconto della passione in prospettiva “teologica” e non solo emotiva. A questo scopo e importante in ogni caso una buona presentazione e proclamazione delle prime due letture, facendo notare il rapporto della passione di Gesù con la figura veterotestamentaria del “servo del Signore” e più ancora l’unità del mistero di Cristo, Figlio di Dio fatto uomo, crocifisso, glorificato (cf seconda lettura).

PROPOSTA CANTI:

Oggi la celebrazione della S. Messa prevede prima dell’inizio del Rito la benedizione dei ramoscelli di ulivo. Tale benedizione si svolge fuori dall’alula liturgica, possibilmente sul sagrato della Chiesa, per consentire una processione in memoria dell’ingresso a Gerusalemme di Cristo.

Accoglienza

– Hosanna (Tu sei bellezza)

– Osanna al Figlio di David (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– A te sia gloria (Rep. Naz. Canti Liturgici)

Processione

– Le folle degli Ebrei / Pueri Hebraeorum (Gregoriano)

– Pueri Hebraeorum (O Croce nostra Speranza)

Introito

– Gloria laus (O Croce nostra Speranza);

– Sollevate porte i vostri frontali (Stillate cieli dall’alto)

– Benedetto colui che viene (O Croce nostra Speranza)

Presentazione dei doni

– Cristo s’è fatto obbediente (Cristo è nostra Pasqua)

– Umiliò se stesso (Chi ci separerà dall’amore di Cristo?)

– Se tu mi accogli (Rep. Naz. Canti Liturgici)

Comunione

– O Croce fedele (Cristo è nostra Pasqua)

– O croce gloriosa (Settimana Santa)

– Anima Christi (Pane di vita nuova)

Finale

– O Albero glorioso (A. Ortolano)

– Stabat Mater (Vergine Madre)

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Tempo di preghiera

La preghiera è un cammino che ci porta verso Dio. E' un percorso impegnativo che, a volte, sembra essere superiore alle nostre forze e capacità. Ma con il Suo aiuto possiamo cercare di intraprendere questo viaggio con il sostegno della Chiesa, coi suoi Sacramenti e con i nostri fratelli. Buona preghiera.

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