1. Natale del Signore – Messa della notte

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LETTURE: Is 9,1-6; Sal 95; Tt 2,11-14; Lc 2,1-14 

Indicazioni liturgiche

L’assemblea della Messa della notte è formata da persone molto diverse tra loro: praticanti abituali e occasionali, persone venute da lontano per ricongiungersi alla loro famiglia oppu­re richiamate da una nostalgia che non può essere cancellata o ancora – come diceva don Primo Mazzolari – semplicemente trascinate da una sorta di “alta marea”… Per questi motivi la Liturgia di questa notte esige di essere preparata con cura, mettendo insieme il “tradizionale” (che offre a molti la possibilità di ritrovarsi), ma anche l’ “eccezionale” che rende attuale quello che la Parola ed i riti esprimono. Determinanti saranno, a questo proposito: la bel­lezza del luogo, il suo aspetto festivo, l’illuminazione, l’accoglienza alle porte della chiesa allo scopo di mettere ognuno a proprio agio (fornendo magari il foglietto dei canti, indicando dove è possibile trovare dei posti a sedere, ecc.), un clima musicale gioioso e allo stesso tempo raccolto, creato dall’orga­nista o dalla corale. Inutile ricordare, comunque, a colui che presiede, che il suo ruolo in questa occasione è particolarmente importante e delicato. Il Natale, circondato da tante tradizioni e devozioni, chiede di essere recuperato nella sua essenzialità di Mistero della Incarnazione. È utile recuperare tutti i gesti e i segni liturgici previsti: l’incenso in segno di adorazione, i candelabri come rimando alla luce che brilla nelle tenebre e come venerazione alla Parola fatta carne, la benedizione solenne come presenza divina del Signore in tutta la giornata, il canto come eco gioiosa degli angeli, la musica come espressione di festa.

Non ci si accontenti di solennizzare una Messa, ma ogni Celebrazione Eucaristica sia vissuta con solennità in quanto ogni Eucaristia annuncia, celebra e vive il grande mistero dell’Incarnazione. È giorno solenne! Ogni Eucaristia lo dovrebbe essere. È il mistero celebrato che dice il grado della solennità del giorno. Non è solenne in base a colui che presiede o al tipo di assemblea che si raduna. Chi viene alle 7 del mattino non è meno di chi viene alle 18 della sera. Dunque occorre fare sforzi perché ogni Eucaristia abbia un numero di ministri sufficiente per renderla al meglio. E se non li abbiamo, occorre il coraggio di diminuire le messe.

PROPOSTA CANTI:

Introito

– Redentore delle genti (Natale – 1 Gennaio – Epifania – Stillate cieli dall’alto)

– Puer natus est nobis (Et incarnatus est)

– In notte placida (EDC)

– Oggi si compie (Rep. Naz. Canti Liturgici)

Presentazione dei doni

– Il Verbo di Dio s’è fatto carne (A. Ortolano)

– In questo giorno di luce (E’ nato il Salvatore)

Comunione

– Verbum caro factum est (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Venite, fedeli [o] Adeste fideles (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– In cordis iubilo (Et incarnatus est)

– Astro del ciel (EDC)

Finale

– Tu scendi dalle stelle (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Gloria in cielo e pace in terra (Rep. Naz. Canti Liturgici)

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Tempo di preghiera

La preghiera è un cammino che ci porta verso Dio. E' un percorso impegnativo che, a volte, sembra essere superiore alle nostre forze e capacità. Ma con il Suo aiuto possiamo cercare di intraprendere questo viaggio con il sostegno della Chiesa, coi suoi Sacramenti e con i nostri fratelli. Buona preghiera.

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