1. Mercoledì delle Ceneri
Questo post è stato letto 15642 volte
LETTURE: Gl 2,12-18; Sal 50; 2 Cor 5,20-6,2; Mt 6,1-6.16-18
Indicazioni Liturgiche
La Liturgia di quest’oggi è segnata dal rito dell’imposizione delle ceneri, che dà il nome al giorno stesso. È opportuno che venga brevemente richiamato quello che esse rappresentano. Le ceneri sono il simbolo eloquente del fallimento, di ciò che è stato bruciato, consumato, distrutto. Le ceneri parlano del nostro peccato, della nostra fragilità, di ciò che ha intaccato e deturpato la nostra vita. Per questo ricevere le ceneri sul capo equivale a riconoscere il male che è in noi, ad esprimere dispiacere, a manifestare il pentimento. Il gesto dell’imposizione delle ceneri ha in sé una carica emotiva e simbolica straordinaria cui le parole di chi presiede la celebrazione, nelle due formule possibili, danno il senso liturgico ed ecclesiale. È, pertanto, necessario predisporre le ceneri in luogo opportuno, come segno semplice ma ben visibile (ovviamente non sull’altare). Si suggerisce, inoltre, di illustrare il senso delle ceneri secondo la formula di benedizione e imposizione scelta, sulla linea della benedizione dei fedeli che si dispongono al rinnovamento attraverso l’itinerario spirituale della Quaresima (I formula), oppure delle ceneri segno del destino dell’uomo e della nuova vita a immagine del Risorto (II formula). Si sottolinei la opportunità offerta da Dio che si fa compagno e guida nel cammino di cambiamento e di avvicinamento a lui.
Una sobria ma solenne Liturgia accoglie anche la difficoltà di accettare le realtà scomode e aiuta a trasformare in preghiera e pellegrinaggio il cammino per ricevere il segno penitenziale delle ceneri. Un po’ lungo tutta la celebrazione, le pause di silenzio e i canti appropriati favoriscono la riflessione e la preghiera, creando così anche uno “stacco” rispetto al clima del carnevale, appena concluso.
L’imposizione delle ceneri è strettamente legato a questo giorno: non si può assolutamente fare nella prima Domenica di Quaresima! Si eviti, inoltre, in tutti i modi di favorirne un’interpretazione magica!
L’Aula liturgica sia completamente spoglia: per tutto il tempo di Quaresima, niente fiori, né piante (eccetto presso la custodia della Santissima Eucaristia). L’austerità dell’ornamento, nella configurazione simbolica, esprime visivamente il bisogno di ritorno all’essenziale.
PROPOSTA CANTI
Introito
– A te veniamo (Domeniche di Quaresima/C)
– Dono di grazia (A. Ortolano)
– Donaci, Signore, un cuore nuovo (Rep. Naz. Canti Liturgici)
– Dono di grazia (Rep. Naz. Canti Liturgici)
-Attende Domine (Rep. Naz. Canti Liturgici)
Imposizione delle Ceneri:
il rito si svolge dopo l’omelia
– Venite a me con tutto il cuore (Domeniche di Quaresima/C)
– Purificami, o Signore (Rep. Naz. Canti Liturgici)
– Un tempo di grazia (Domeniche di Quaresima/B)
Presentazione dei doni
– Ascolta, Creatore pietoso (O Croce nostra speranza)
– Se tu mi accogli (Rep. Naz. Canti Liturgici)
– Accogli, Signore (Sacerdote per sempre)
Comunione
– Mostraci, Signore, il tuo cammino (A. Ortolano)
– Nel deserto camminiamo (Domeniche di Quaresima/C)
– Chi mi seguirà (Rep. Naz. Canti Liturgici)
Finale
– Attende, Domine (Rep. Naz. Canti Liturgici)
– Padre perdona (Nella casa del Padre)
Questo post è stato letto 15642 volte
Maria delle Grazie abbi misericordia di noi e di tutti coloro che chiedono sostegno