La Vergine, la Croce, la Pentecoste
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Proseguiamo il nostro percorso insieme a Maria e, pian piano, siamo giunti alla parte in cui la Madre torna a essere citata nei Vangeli.
Maria non ha mai smesso di seguire suo Figlio, di ascoltare le sue parole. Contemporaneamente, ha ascoltato le folle che lo seguivano: chi lo osannava, chi lo disprezzava e chi lo accusava.
Vedeva crescere il livore contro la carne della sua carne, sentiva la spada che penetrava nel suo cuore. Nessun mortale ha mai affrontato una simile prova.
Quale madre, vedendo il proprio figlio prima osannato e poi gettato nella polvere e nel fango, non impazzirebbe?
Chi, vedendolo deriso e disprezzato, non chiederebbe giustizia?
Maria, in silenzio, assiste a tutto questo, senza proferire parola.
Segue il Calvario del Figlio, sente nella sua carne ogni più piccola spina che trafigge la carne di Gesù. È pronta, ancora una volta, a ripetere il suo “sì” al Padre insieme a suo Figlio.
Vedere la sconfitta di Gesù, assistere al suo fallimento getterebbe chiunque nello sconforto. Lei, invece, resta lì, certa che il Padre non abbandonerà né il Figlio né la Madre. Sa che tutto ha uno scopo, che il piano di Dio non è il piano degli uomini.
È cosciente che la missione del Figlio è un mistero che presto avrà la sua rivelazione.
Segue il Calvario:
Ogni colpo di frusta colpisce il suo cuore.
Ogni spina penetra nella sua anima.
Ogni sputo la raggiunge.
La croce pesa anche sulle sue spalle; cade insieme al Figlio e con Lui si rialza.
Ogni chiodo trafigge anche il suo cuore.
Ai piedi della croce ascolta per l’ultima volta la voce del Figlio che le dice, indicando Giovanni: “Donna, ecco tuo figlio!” e poi, rivolgendosi all’Apostolo: “Ecco la tua madre!” (Gv 19,25-27).
E Maria accoglie la nuova maternità: accoglie in sé tutta l’umanità.
Diviene nuovamente madre, madre di quegli uomini che hanno ucciso suo Figlio. Eppure, lei li ama!
Maria riceve un nuovo incarico, questa volta direttamente da suo Figlio: ora è madre dell’umanità e, in quanto tale, deve prendersi cura di tutti.
La sua nuova missione è tenere uniti i figli. Infatti, troviamo Maria accanto ai discepoli, annientati da tutto ciò che era accaduto, scoraggiati e tristi, come se la morte di Gesù fosse la fine di ogni loro speranza e aspirazione. Alcuni, come i discepoli di Emmaus, abbandonarono persino i compagni.
Forse tutti ricordavano gli ultimi tre anni, la magnifica avventura intrapresa e che aveva segnato la loro esistenza. Avevano lasciato casa, famiglia, mestiere per seguire Gesù, confidando nella sua parola… per ritrovarsi alla fine delusi e impauriti, temendo di essere perseguitati per averlo seguito.
Ed ecco che, dopo la morte e fino alla risurrezione del Signore, la fede di Maria diventa il ponte che unisce la Passione alla Risurrezione. Intorno a Lei si raccolgono i discepoli, e Maria inizia a essere madre che insegna a sperare e a confidare nella promessa.
Il compito di una madre, infatti, non si esaurisce nel concepire e dare alla luce un figlio, ma consiste nel proteggerlo, vegliarlo, nutrirlo ed educarlo, finché non sia in grado di vivere autonomamente.
Non sappiamo per quanto tempo Maria sia rimasta sulla terra dopo l’Ascensione di Gesù. La Chiesa nascente ricevette le sue cure, ma ancora una volta la Vergine seppe nascondersi con la sua consueta discrezione, restando in secondo piano. Si trovava con i discepoli quando lo Spirito Santo scese su di loro e li trasformò. Probabilmente, dopo la venuta del Consolatore, non trascorse molto tempo prima che gli angeli la conducessero accanto a suo Figlio.
Maria ha assolto pienamente la sua vocazione, realizzando in modo perfetto il progetto che Dio aveva su di Lei.
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Maria delle Grazie ti chiedo sostegno e aiuto nel percorso di vita mia e dei miei cari. Esaudisci le mie…