III Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

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Indicazioni Liturgiche

Oggi comincia la lettura semi-continua del Vangelo secondo Marco, come previsto nel ciclo “B” del Lezionario festivo. Il brano odierno segna l’inizio della predicazione di Gesù e la chiamata dei primi quattro discepoli. Ad essi si aggiungerà Matteo Levi, così che il Rabbi di Nazareth, Gesù, come ogni rabbi, avrà almeno cinque discepoli fino a che ne costituirà dodici. Sarà bene in questi giorni realizzare un momento di catechesi che aiuti la lettura e la comprensione integrale del secondo vangelo.

La Liturgia odierna può essere occasione per dare risalto alle iniziative di formazione e catechesi presenti in Parrocchia. Conversione, risposta alla vocazione e alla missione, non si improvvisano nella ordinarietà delle situazioni, ma si preparano e si approfondiscono comunitariamente nella Liturgia, nella catechesi e nella formazione.

In questa Domenica, in cui l’appello alla conversione risuona parti­colarmente forte, sarà bene che tale risonanza emerga nei canti e nelle preghiere, tanto quanto nelle prese di parola e negli atteggiamenti di ciascuno.

Non si manchi di suggerire alla Comunità qualche gesto concreto e necessario di rinnovamento personale e comunitario.

Un’icona del Cristo che chiama a sé i discepoli può aiutare l’accoglienza del messaggio.

Nella preghiera chiediamo al Padre che mandi operai nella messe che è molta (cfr. Mt 9,37). Bisogna anche avere il coraggio di fare la proposta di seguire più da vicino Gesù, facendo eco alla sua voce che chiama anche og­gi i giovani. Le comunità religiose, per gran parte anziane, i pre­sbiteri, pastori nelle parrocchie e nei gruppi, debbono farsi accoglienza paziente e materna. I figli debbono ave­re il tempo di crescere, al loro ritmo; i più grandi intanto faccia­no loro posto, nel cuore ma anche nelle case, e diano loro fiducia, adattandosi senza pretende­re che siano i più giovani loro ad adattarsi ai più adulti, anche se dovranno imparare un impegno nella spiritualità e nella missione e inserirsi nella tradizione. I giovani sono sovente portato­ri di una ventata di novità che destabilizza chi si è ada­giato nel «si è sempre fatto così»! È un passo difficile ma, come fanno necessariamente un’evoluzione gli stessi ge­nitori, si dorvà farla anche nelle Comunità parrocchiali, quasi con la velocità della luce. La Liturgia rende giovani sempre più. Essa non è staccata dalla vita: costruisce, rinnova e conduce die­tro allo Spirito, che è novità e perenne giovinezza. Ca­pita di trovare delle meraviglie: persone anziane che sono aperte e felici, nuove, più nuove e creative dei giovani che ancora debbono compiere un lavoro di semplificazione e di liberazione. A loro però bisogna dare tempo e spazio: «Quanti sperano nel Signore riac­quistano forza, mettono ali come aquile, corrono sen­za affannarsi, camminano senza stancarsi» (cfr. Is 4,31).


Introito

– Se vuoi seguire Cristo (Nella casa del Padre)

– Cristo Gesù Salvatore (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Chiesa del Risorto (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Chiesa di Dio (Rep. Naz. Canti Liturgici)

Presentazione dei doni

– Segno di unità (Eucaristia. Cuore della Domenica)

– Eccomi (Non temere)

Comunione

– Gustate e vedete (Pane di vita nuova)

– Ti seguirò (Benedici il Signore)

– Alto e glorioso Dio (Jesus is my life)

Finale

– Apostolo delle genti (M. Frisina)

– Passa questo mondo (Rep. Naz. Canti Liturgici)

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Tempo di preghiera

La preghiera è un cammino che ci porta verso Dio. E' un percorso impegnativo che, a volte, sembra essere superiore alle nostre forze e capacità. Ma con il Suo aiuto possiamo cercare di intraprendere questo viaggio con il sostegno della Chiesa, coi suoi Sacramenti e con i nostri fratelli. Buona preghiera.

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