Liturgia delle Ore: istruzioni per l’uso

Liturgia delle ore - Tempo di preghiera

La Liturgia delle Ore è la preghiera ufficiale della Chiesa, anche se da molti è sconosciuta o non pregata perché ritenuta superflua o complicata nel suo utilizzo. Ma una volta che se ne comprende il meccanismo, non è per niente difficile pregarla e comprendere la grandezza di questa importante liturgia.

Abbiamo usato la parola liturgia e sappiamo che con questa parola nella Chiesa si definisce un rito. Ad esempio la Santa Messa, il Battesimo, la Cresima, il Matrimonio, il Funerale, l’Ordinazione di un Sacerdote … sono tutte liturgie oltre che Sacramenti. Questo significa che perché si attuino si deve seguire un rituale, un rito, una azione liturgica.

Bene la Liturgia delle Ore è una liturgia alla quale è legata una azione liturgica comunitaria, ma anche da soli. Si, perchè, anche quando la recitiamo chiusi dentro la nostra stanza, dobbiamo sapere che non siamo da soli a recitarla, ma stiamo compiendo una azione nella Chiesa e con la Chiesa. Questo vuol significare che siamo da soli ma con noi c’è tutta la Chiesa che prega insieme a noi. Questo dovrebbe incoraggiarci all’uso di questa mirabile preghiera.

Recitando la Liturgia delle Ore, inoltre, santifichiamo con la preghiera tutto il corso della giornata.

Questo perché la Liturgia delle Ore è organizzata e strutturata in diverse ore della giornata, chiamate ore canoniche. Ogni ora è destinata ad un particolare momento della giornata in modo che la preghiera sia distribuita per santificarla tutta. Anche se è previsto che, per cause contingenti, si possa recitare anche in altri momenti della giornata.

Le Ore sono:

Ufficio delle letture:
che dovrebbe essere pregato alle ore 3,00 del mattino

Lodi:
che si pregano appena svegli (ore 6,00)

Ora Media suddivisa in:
Ora Terza che si prega alle ore 9,00
Ora Sesta che si prega alle ore 12,00
Ora Nona che si prega alle ore 15,00

Vespri che andrebbero pregati al tramonto (dopo le ore 18,00)

Compieta che si prega la sera prima andare a dormire

Dell’Ora Media non si è obbligati a recitare tutte e tre le ore, ma se ne può scegliere una delle tre.

Adesso analizziamo ogni Ora nella sua struttura.

UFFICIO DELLE LETTURE

E’ il primo ufficio e andrebbe pregato alla mattina presto (meglio ancora se nel corso della notte, avendo questo ufficio sostituito l’ora prima che si pregava a mezzanotte).
E’ costituito da tre Salmi dopo i quali si meditano due letture dette lunghe. La prima lettura è un brano della Bibbia e la seconda è un passo tratto dai Padri della Chiesa oppure si tratta di un documento della Chiesa. La lettura patristica quando si recita il proprio dei Santi è in genere sostituito da un brano di uno scritto del Santo di cui si fa memoria quel giorno.

La cadenza dei Salmi dell’Ufficio delle Letture è un ciclo di 4 settimane, mentre le 2 letture seguono il ciclo annuale.
I laici, cioè ogni battezzato che non sia ordinato sacerdote, non sono obbligati ad utilizzare questo ufficio e quindi si può omettere.

LODI

Questa è la preghiera della mattina che si recita ad inizio della giornata, cioè appena svegli o comunque prima di fare le preghiere del mattino che faremo seguire.

Dopo l’introito si recita un Salmo, un Cantico preso dall’Antico Testamento e poi un altro Salmo. Segue la lettura breve, il Responsorio, la recita del Benedictus, la preghiera universale e il Padre nostro.

Nelle Lodi si segue sempre un ciclo di 4 settimane. Questo vuol dire che ogni 4 settimane si ripetono uguali tranne la Domenica in cui ognuna ha la sua antifona al Benedictus che, in genere, richiama le letture della S. Messa con la propria preghiera finale che se ci farete caso, è la stessa preghiera finale della S. Messa domenicale.
Le Lodi sarebbe indispensabile recitarle ogni giorno.

ORA MEDIA

È l’Ora di mezza giornata a seconda dell’ora va pregata in una ora diversa.

L’Ora Terza si prega alle ore 9,00
l’Ora Sesta si prega alle ore 12,00
l’Ora Nona alle ore 15,00

Queste Ore però sono indicative e non tassative. In genere, come abbiamo già detto, di queste ore se ne sceglie solo una da pregare: o solo la terza o solo la sesta o solo la nona.

L’ora inizia con tre Salmi, che sono uguali in tutte e tre le ore. Solo se si recita più di un ora nel corso della giornata, si aggiunge la salmodia complementare.

Troviamo poi la lettura breve e la preghiera che dipende dall’ora che recitiamo.

Anche l’Ora Media ha un ciclo di 4 settimane con qualche eccezione nei tempi forti.

VESPRI

Questa è l’Ora della sera, e va pregata, quindi, al tramonto.

E’ composta da due Salmi, un cantico preso dal Nuovo Testamento, la lettura breve, poi si recita il Magnificat, la preghiera universale e il Padre nostro.

Il ciclo è sempre di 4 settimane con le stesse indicazioni delle Lodi.
Anche i Vespri andrebbero recitati tutti i giorni.

COMPIETA

Con la Compieta si conclude la giornata, infatti si recita prima di andare a dormire, facendo seguire le preghiere della sera.

Si inizia con un breve esame di coscienza sulla giornata passata, poi si recita un inno ed un Salmo (tranne in un giorno in cui sono due brevi). Segue lettura breve, il responsorio breve seguito dal Nunc Dimittis, la preghiera finale e si conclude con una preghiera rivolta alla Madonna a scelta tra quelle indicate. Solo nel periodo di Pasqua si reciterà sempre il Regina Coeli.
La recita della Compieta non dovrebbe essere mai omessa.

Una precisazione su l’utilizzo della Liturgia delle Ore è d’obbligo.

Noi laici, cioè noi battezzati, possiamo scegliere quale delle ore della Liturgia recitare, mentre religiosi, clero (sacerdoti, cardinali, vescovi ecc.) sono tenuti alla recita di tutte le Ore della Liturgia.
La Chiesa consiglia, a noi laici, di celebrare almeno le Lodi, i Vespri e la Compieta che sono le tre Ore principali.

Normalmente, come abbiamo già detto prima, si celebra solo un ora dell’ora media (sono solo i religiosi e i sacerdoti che celebrano tutte e tre le ore medie). Per noi laici l’orario non è rigido, ma può essere adatto entro limiti ragionevoli ai nostri ritmi di vita quotidiana.

Le 4 Settimane

La settimana liturgica ha inizio col tramonto di Sabato, quindi inizia con i Primi Vespri della Domenica e termina con l’Ora Media del Sabato (Quindi non esistono i Vespri del Sabato).

L’Anno Liturgico inizia con la Prima Domenica di Avvento a cui segue il Tempo di Natale che si conclude con la solennità del Battesimo del Signore che cade la prima domenica dopo l’Epifania.

Con il Battesimo di Gesù inizia il Tempo per Annum che è diviso in due parti dai tempi forti della Quaresima e della Pasqua.

La Quaresima inizia con il Mercoledì delle Ceneri.

Dopo la Settimana Santa ha inizio il Tempo di Pasqua che termina con la solennità di Pentecoste dopo di ché si riprende il Tempo per Annum, ricordando che la prima domenica dopo la Pentecoste si celebra la solennità della SS.ma Trinità e la domenica successiva il Corpus Domini che sostituisce la domenica relativa. Questa interruzione fa si che si perdano due settimane di Tempo Ordinario questo vuol dire che se l’ultima domenica prima di Quaresima era la settima settimana, si riprende con la nona settimana.
Comunque nelle prime pagine dei libri della Liturgia delle Ore troviamo tutte le indicazioni su di una tabella in cui per ogni anno viene indicata con quale settimana si riprende dopo il periodo di Pasqua. Anche in ogni antifona del Magnificat dei primi vespri della domenica troviamo l’indicazione di quale settimana recitare.

Come fare per sapere quale settimana della Liturgia delle Ore deve essere recitata?

Semplicissimo: basterà vedere quale sia la domenica del Tempo liturgico.

Ad esempio:
I Domenica = I settimana del salterio

II Domenica = II settimana del salterio

III Domenica = III settimana del salterio.

IV Domenica = IV settimana del salterio

V Domenica = I settimana del salterio

VI Domenica = II settimana del salterio

E così via

Un altro metodo per sapere quale settimana recitare consiste nel prendere il numero della domenica e dividerlo per 4. Il resto indicherà quale settimana recitare, con l’avvertenza che se il resto è 0 (zero) si deve recitare la quarta settimana. Esempi:

Domenica 17= 17/4 dà resto 1
Quindi si recita la I settimana.

Domenica 24= 24/4 dà resto 0
Quindi si recita la IV settimana. 

Più complesso è il discorso delle priorità sulla recita delle solennità, ma in generale ci si può orientare così: in genere le Domeniche, specie quelle dei Tempi Forti, hanno la precedenza su tutte le Feste e/o solennità, ma ci sono delle deroghe. Ad esempio se l’8 Dicembre cade di domenica, la domenica di Avvento ha la precedenza sulla solennità.

Per non avere difficoltà di questo genere e scoraggiarsi nell’utilizzo di questo prezioso tesoro di preghiera, basta munirsi di un calendario liturgico facilmente reperibile per pochi euro nelle librerie cattoliche: in questo piccolo strumento avremo tutte le indicazioni che occorrono per la recita della Liturgia delle Ore.

Significato dei segni tipografici nella Liturgia delle Ore

Avrete notato che nel testo dei Salmi riportati nella Liturgia delle Ore ci sono alcuni segni tipografici: a cosa servono?

Servono principalmente per la celebrazione comunitaria, delle Ore, sia recitata che cantata, si perché la Liturgia delle Ore andrebbe cantata.

Ecco la spiegazione dei segni:

∗ (asterisco)
indica una pausa lunga. Nel caso di salmodia cantata indica la fine della prima parte della frase musicale.

† (croce)
indica una pausa breve. Nel caso di salmodia cantata indica che c’è una flessa

† (croce di colore rosso)
questo simbolo indica che la recita del salmo si comincia o si termina direttamente dopo la croce di colore rosso, poiché la parte precedente o successiva svolge la funzione di antifona;

→ (freccia)
la freccia indica che il paragrafo continua nella pagina seguente. Nel caso di recita a cori alterni, chi sta leggendo prosegue anche nella pagina successiva, cioè non c’è cambio di voce. Chiaramente i primi due segni si possono seguire anche nella recita privata. Non il terzo.

_ (lineetta)
indica che il paragrafo continua nella pagina seguente. Nel caso di recita a cori alterni, chi sta leggendo prosegue anche per la pagina successiva, cioè non c’è cambio di voce.

Chiaramente i primi due segni, asterisco e croce, si possono seguire anche nella recita privata. Non il terzo.

Alcune piccole gestualità legate alla recita delle Ore

Si traccia un segno di croce sulle proprie labbra all’inizio dell’Invitatorio, alle parole:
“Signore, apri le mie labbra”.

Si fa un segno di croce
all’inizio delle Ore, quando si dice: “O Dio, vieni a salvarmi”

all’inizio dei cantici: Benedictus, Magnificat, Nunc dimittis

al termine dell’Ufficio.

Si china il capo mentre si recita il Gloria alla fine dei salmi e dei cantici.

Nella celebrazione comunitaria si rimane in piedi:
dall’inizio dell’Ufficio fino alla fine dell’inno;

quando si recita il Gloria, alla fine dei salmi e dei cantici (durante la salmodia invece si sta seduti);

dal cantico Benedictus, Magnificat, Nunc dimittis sino alla fine dell’Ufficio.

Come si conclude la recita delle Ore?

Le Lodi e i Vespri si concludono con l’invocazione: “Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna – Amen”.

Le Letture e l’Ora Media si concludono con la benedizione “Benediciamo il Signore – Rendiamo grazie a Dio – Amen”.

La Compieta si conclude con l’invocazione “Il Signore ci conceda una notte serena ed un riposo tranquillo – Amen”. All’invocazione segue una delle Antifone della beata Vergine Maria, che si possono scegliere tra un gruppo che comprende tra le altre l’Ave Maria ed il Salve Regina.

La liturgia delle Ore è disponibile in quattro volumi così articolati

Volume I
si usa nel Tempo di Avvento e di Tempo di Natale

Volume II
si usa nel Tempo di Quaresima, Triduo Pasquale,  e Tempo di Pasqua

Volume III
si usa nel Tempo Ordinario per le settimane dalla I fino alla XVII

Volume IV
si usa nel Tempo Ordinario per le settimane dalla XVIII alla XXXIV

Oppure si può utilizzare il pratico volume unico

AVVERTENZE IMPORTANTI

Quando si inizia a pregare la Liturgia delle Ore occorre innanzitutto consultare la tabella annuale delle principali celebrazioni mobili da cui si può sapere:

l’anno liturgico in cui ci si trova A, B o C

il tempo liturgico: Ordinario, Natale o Pasqua, ecc.

la settimana del tempo corrente, dalla quale si ricava la settimana del salterio da cui dobbiamo iniziare la preghiera

Poi occorre consultare il Calendario Romano generale per conoscere se nel giorno corrente si celebra una solennità, una festa, una memoria, una memoria facoltativa o una feria. Tutte queste informazioni si possono desumere più semplicemente anche dal calendario liturgico.

Per capire la struttura delle diverse ore dell’Ufficio è necessario leggere con attenzione e più volte l’Ordinario della Liturgia delle Ore presente all’inizio di ogni libro della Liturgia delle Ore.

Quindi si mettano i segnalibri per:

Inno, al periodo corrente (se siamo nel tempo di Natale o di Pasqua o in quello Ordinario);

Proprio del Tempo, al giorno corrispondente;

Salterio, al giorno corrispondente della settimana corrente;

Compieta, al giorno corrente;

Proprio dei santi, alla data del giorno corrente;

Comuni, alla parte del comune indicata alla pagina corrispondente del proprio dei santi.

Dopo la preparazione del libro, si inizia a pregare.

Se dovesse risultare difficile capire quali siano le diverse parti che compongono l’Ora che si vuole pregare si può tornare a consultare l’Ordinario, che guida alla comprensione di ogni singolo passaggio che caratterizza tale preghiera, oppure allo schema riassuntivo. Ricorda che le difficoltà che si potranno incontrare si superano con la pratica. Inoltre è sempre possibile chiedere spiegazioni a persona esperta (un sacerdote) sulla composizione delle varie Ore dell’Ufficio. Il più delle volte basta leggere le istruzioni e i rimandi che sono presenti nel libro stesso e che, ovviamente, sono da seguire.

Un ultimo consiglio potrebbe essere quello di recarsi in una Chiesa in cui si recitano Lodi e/o Vespri per partecipare almeno a una preghiera comunitaria, così ci si potrà rendere facilmente conto di come funziona.

Per maggiori informazioni vi rimandiamo alla lettura completa della
Costituzione Sacrosanctum Concilium sulla Liturgia

Tempo di preghiera

La preghiera è un cammino che ci porta verso Dio. E' un percorso impegnativo che, a volte, sembra essere superiore alle nostre forze e capacità. Ma con il Suo aiuto possiamo cercare di intraprendere questo viaggio con il sostegno della Chiesa, coi suoi Sacramenti e con i nostri fratelli. Buona preghiera.

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24 risposte

  1. wiki ha detto:

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  3. Di Luca Ciro ha detto:

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  4. Tempo di preghiera ha detto:

    Cara Valentina,
    la partecipazione alla Santa Messa è la preghiera più gradita a Dio.
    La liturgia delle Ore è la preghiera di tutta la Chiesa, anch’essa è una liturgia che prega Dio, attraverso i salmi. Abbiamo già scritto che alla preghiera delle ore sono obbligati tutti i sacerdoti, mentre noi laici non abbiamo tale obbligo, ma ci viene suggerito di pregare almeno le lodi mattutine, i vespri e la compieta se ne abbiamo la possibilità. La preghiera è una libera scelta dell’uomo che dona parte del suo tempo alla lode di Dio Padre, più si prega più si comprende l’amore infinito di Dio, che ci ha donato il Suo stesso Figlio per la remissione dei nostri peccati.
    Comincia a poco a poco e pian piano sarà Dio stesso a guidarti nella preghiera.
    Speriamo di esserti utili in questo tuo cammino di fede e preghiera.
    Il Signore ti benedica, cara sorella in Cristo

  5. Valentina ha detto:

    Buongiorno, un aiuto di chiarimento.
    Partecipo alla Messa tutte le mattine alla 7, in cui vengono poi anche recitate le lodo mattutine. Vorrei avvicinarmi per gradi alla liturgia delle ore. Volevo sapere se appunto partecipo alla Messa tutti i giorni, bisogna comunque pagare tutte le ore canoniche? E il rosario?

  6. Tempo di preghiera ha detto:

    Caro Mario, grazie per l’occasione che ci dai di approfondire l’argomento della liturgia delle ore.
    Le ore canoniche sono un’antica suddivisione della giornata sviluppata nella Chiesa cattolica per la preghiera in comune, detta anche “Ufficio divino”.
    Questa pratica liturgica deriva dall’uso di recitare preghiere, in modo particolare i salmi del salterio, ad ore prestabilite.
    La pratica delle ore canoniche è osservata da molte chiese, fra cui la Chiesa cattolica, le Chiese ortodosse e la Comunione anglicana.
    In particolare nella Chiesa cattolica di rito latino si riferisce anche ad un ordine di preghiere chiamato liturgia delle ore , ufficio divino. Questo ordine di preghiere è contenuto nel “libro delle ore”. La suddivisione oraria è approssimativa, variando nell’antichità secondo le stagioni e la latitudine.
    Ecco uno schema:
    • Ufficio delle letture: da pregare in qualsiasi ora del giorno (tradizionalmente celebrato durante la notte, prima dell’alba: da qui il nome tradizionale di mattutino o “ufficio di vigilia” in diverse comunità religiose; viene chiamato “orthros” nelle Chiese orientali)
    • Lodi: da pregare all’alba: in occidente le lodi sono separate dal mattutino; dette anche “preghiera del mattino”
    • Ora Prima: da pregare alle ore 6.00: oggi abolita nel rito latino di Paolo VI
    • Ora Terza: da pregare alle ore 9.00
    • Ora Sesta: da pregare alle ore 12.00
    • Ora Nona: da pregare alle ore 15.00
    • Vespri: da pregare al tramonto all’incirca dopo le ore 18,00
    • Compieta: da pregare prima di coricarsi

    Vediamo adesso, in particolare le varie Ore

    Cominciamo con l’Ufficio delle Letture
    Originariamente era celebrata nelle ore notturne o all’alba (precedentemente era detta, infatti, mattutino), dopo le riforme del Concilio Vaticano II è stata estrapolata dal contesto orario e può essere celebrata in qualsiasi ora del giorno o della notte, eventualmente anche la sera del giorno precedente dopo aver celebrato i Vespri.
    La struttura della celebrazione nel rito romano è così composta
    dopo il versetto introduttivo (“O Dio, vieni a salvarmi”, “Signore, vieni presto in mio aiuto” dal salmo 69) o, nel caso sia la prima ora celebrata nella giornata, dopo l’invitatorio, la celebrazione procede con:
    • Un inno di composizione ecclesiale, che varia in base ai giorni della settimana o ai tempi liturgici o, nella versione latina, anche in base alla celebrazione se avviene in ore diurne o notturne.
    • Uno o più salmi o parti di esso. I salmi seguono il ciclo mensile del salterio, ma in alcuni giorni nei tempi di Avvento, Natale, Quaresima e Pasqua sono utilizzati salmi di carattere storico che normalmente non sono previsti nei corrispondenti giorni del ciclo nel Tempo ordinario o per Annum.
    • Un versetto di separazione tra i salmi e le successive letture.
    • Una lettura biblica, più lunga di quelle normalmente utilizzate nelle altre ore. Di solito si fa una lettura semicontinua di un libro della Bibbia che si estende per diversi giorni o anche settimane.
    • Una lettura dei Padri della Chiesa, o tratta da altri documenti ecclesiali o, nelle celebrazioni dei santi, una lettura agiografica. È scelta normalmente in maniera abbastanza libera. Alcune volte concorda a maniera di commento con la lettura biblica precedente, altre volte può concordare con il vangelo della messa del giorno. In pochi casi viene fatta una lettura continua o semicontinua di uno scritto più lungo.
    • Nelle domeniche o nelle celebrazioni con il grado di solennità o festa, si dice l’inno Te Deum.
    • Una orazione finale.
    È possibile prolungare le celebrazioni delle vigilie di domeniche e feste aggiungendo prima del Te Deum:
    • alcuni brani di cantici della Bibbia (in base al tempo liturgico);
    • un brano evangelico, normalmente un racconto della risurrezione di Gesù.

    Abbiamo poi il MATTUTINO
    Il Mattutino, nella tradizione di preghiera della Chiesa cattolica, è il nome che si dava prima della riforma liturgica del Concilio Vaticano II nel 1962 a quella parte della Liturgia delle ore che oggi si chiama Ufficio delle letture. Alcuni ordini religiosi monastici mantengono ancora la dicitura “mattutino”. La Chiesa ortodossa continua a celebrare il Mattutino come parte fondante dell’Ufficio divino quotidiano. Ogni Contrada di Siena, durante la propria festa titolare annuale, continua a chiamare Mattutino la celebrazione religiosa principale, solitamente effettuata nel tardo pomeriggio del sabato.
    L’origine di questo nome viene dal fatto che il mattutino si recitava molto presto di mattina o, in alcune famiglie monastiche, svegliandosi a metà della notte. Talvolta era recitato addirittura la sera prima, andando di fatto a costituire un ufficio di veglia (consuetudine ancora in uso nei paesi di tradizione slava).
    Coloro che utilizzano il breviario del 1962 e le edizioni precedenti celebrano secondo schema:
    • Invocazioni introduttive (Domine labia mea aperies, Deus in adjutorium meum intende, Gloria Patri e Alleluia)
    • L’invitatorio, costituito dal salmo 94 cantato nell’antica forma responsoriale e dunque interrotto più volte dal ripetersi di un’antifona che invita i fedeli a partecipare all’ufficio di lode al Signore.
    • L’Inno ecclesiastico, che cambia a seconda del giorno della settimana, della ricorrenza del santorale nonché del tempo dell’anno.
    • I notturni. È questa la parte più lunga di tutto l’ufficio, poiché si compongono ciascuno di una salmodia, un Pater con delle preghiere di assoluzione, tre letture bibliche o patristiche, ciascuna seguita da un suo proprio responsorio lungo. Nel breviario di Pio X le ferie hanno un solo notturno di nove salmi, e prendono due letture dalla Sacra Scrittura e una dal Vangelo del giorno con commento di un Padre della Chiesa; le domeniche e le feste hanno tre notturni di tre salmi ciascuno, e prendono tre letture dalla Sacra Scrittura, tre dalla patristica e le ultime tre sono costituite dal Vangelo e dal commento di un Padre della Chiesa; le domeniche di Pasqua e Pentecoste hanno un solo notturno di soli tre salmi. Con tale ordinamento, nessun giorno ha più di 9 salmi in tutto; prima delle riforme di Pio X, il Mattutino era molto più lungo e nelle solennità arrivava ad avere anche 18 salmi.
    • L’Inno Te Deum, cantato alla fine in ogni ufficio che non sia quello feriale, eccezion fatta per le domeniche di Settuagesima e Quaresima.
    • Il congedo (saluto e orazione) sono generalmente omessi, perché immediatamente dopo l’Inno si inizia l’officiatura delle Laudi. Qualora così non fosse, si dice il congedo delle Laudi del giorno.

    Vediamo adesso l’Ora canonica PRIMA
    La prima è la preghiera del mattino, ed era una delle ore canoniche ed è recitata circa un’ora dopo l’alba. Essa è basata su tre salmi e una lettura biblica.
    Nella Chiesa cattolica tale ora è stata soppressa dal Breviario secondo il rito romano dalla riforma liturgica successiva al Concilio Vaticano II, la quale mirava ad adattare la Liturgia delle Ore alla vita moderna.
    Nella costituzione Sacrosanctum Concilium al num. 89/d viene dichiarato che “L’ora di Prima sia soppressa”. L’invito è stato accolto dai riformatori che nello stendere l’Ufficio divino riformato, sia nel rito romano sia in quello ambrosiano, hanno soppresso l’Ora Prima.
    I certosini recitano ancora l’Ora Prima.
    Nella Chiesa cristiana ortodossa l’ora Prima è un’ora canonica ancora in uso.

  7. Mario ha detto:

    L’ufficio delle letture non ha sostituito l’ora prima. L’ora prima si diceva alle 7 e non a mezzanotte ed è stata soppressa e non sostituita.
    L’ufficio delle letture (che si dice può dire a qualsiasi ora, sia subito prima delle lodi che a qualsiasi ora del giorno e della notte), ha preso il posto del Mattutino, che si diceva durante la notte (i monaci di notte e il clero subito prima delle lodi).

  8. Tempo di preghiera ha detto:

    Siamo lieti di esserti utili nella preghiera.
    È vero, molto spesso siamo assorbiti da mille impegni e non sempre si riesce a ritagliarsi un tempo per la preghiera, per il dialogo con Dio Padre. Affidiamoci allo Spirito Santo, che con gemiti inesprimibili, prega in noi il Padre. Cerchiamo con tutto noi stessi di essere sempre in comunione con Dio Padre, anche pochi istanti rivolti al cielo, con tutto l’amore che possiamo umanamente esprimere, Dio li accetta.
    Sempre uniti nella preghiera reciproca, ti auguriamo ogni bene in Cristo nostro Signore

  9. Yolanda ha detto:

    Per caso, ho trovato questo vostro sito sulla Liturgia delle Ore, che conosco da tantissimi anni., grazie alla Casa di Preghiera del mio Padre spirituale. Ne avete dato una spiegazione più che esauriente che tutti possono comprendere. Purtroppo tanta gente non la conosce e dunque non ne scopre la bellezza.
    Mentre faccio fatica con il Rosario – difficile meditare i misteri nello stesso tempo, mi pare di seguire due vie ! – i Salmi invece sono bellissimi in quanto riflettono tutti gli stati d’animo dell’Uomo di ogni tempo. Per di più sono stati pregati da Gesù.in persona !
    Per noi laici, alle prese con mille affanni, non sempre si riesce a fare quello che si vorrebbe, e facciamo come possiamo… ma siamo sempre pur certi che il Padre e Gesù vengono a noi con il Santo Spirito.
    Dio non è sordo ! Sente e comprende anche i nostri gemiti !
    Grazie a Voi per questo bel lavoro che offrite a tutti ! Amen Alleluis!

  10. Tempo di preghiera ha detto:

    Caro Samuel, grazie per aver posto questa domanda.
    Chiedi se è un problema pregare l’Ufficio delle letture e le Lodi dopo mezzogiorno, in quanto prima lavori.
    La Liturgia delle Ore è una liturgia alla quale è legata una azione liturgica comunitaria, ma che si può svolgere anche da soli in unione spirituale. Perchè, anche quando la recitiamo chiusi dentro la nostra stanza, dobbiamo sapere che non siamo da soli a recitarla, ma stiamo compiendo una azione nella Chiesa e con la Chiesa. Questo dovrebbe incoraggiarci all’uso di questa mirabile preghiera.
    Recitando la Liturgia delle Ore, inoltre, santifichiamo con la preghiera tutto il corso della giornata.
    Questo perché la Liturgia delle Ore è organizzata e strutturata in diverse ore della giornata, chiamate ore canoniche. Ogni ora è destinata ad un particolare momento della giornata in modo che la preghiera sia distribuita per santificarla tutta. Anche se è previsto che, per cause contingenti, si possa recitare anche in altri momenti della giornata.
    Non so che tipo di lavoro svolgi, e se ti è possibile pregare prima di andare a lavoro o se durante il lavoro puoi ritagliarti un momento di pausa per pregare l’Ufficio e le Lodi. Nel caso non fosse possible, nessuno ti vieta di pregarle nel momento che ti è più comodo. Però come ho scritto più sopra, la liturgia delle Ore, chiamata proprio così per un preciso motivo, scandisce le ore della giornata, quindi sarebbe più giusto cercare di farla nelle ore indicate dalla liturgia. Infatti, se hai letto l’articolo nel quale hai inserito la tua domanda, a mezzo giorno la liturgia prevede la recita dell’Ora media e precisamente dell’Ora Sesta.
    Comunque sia Dio accetta la nostra preghiera e il nostro desiderio di pregare, non sta con l’orologio a guardare l’ora. Prega, Samuel, prega con tutto il tuo cuore: la preghiera è il primo lavoro al quale siamo chiamati, prega Dio che ti doni sempre questo amore per la preghiera che vuol dire stare in Sua compagnia. Sempre in unione di preghiera, rendiamo Grazie a Dio

  11. Samuel ha detto:

    Buongiorno! Una informazione…se l’ufficio e le lodi venissero fatte dopo mezzogiorno (perché prima lavoro) sarebbe un problema? Grazie e buona giornata!

  12. Tempo di preghiera ha detto:

    Lieti di essererti stati utili

  13. Francesco ha detto:

    Grazie! Finalmente ho capito come funziona questa liturgia.

  14. Gianni ha detto:

    Lode e Gloria, Gesù!

  15. Tempo di preghiera ha detto:

    Grazie a Te caro Gianni. siamo certi che troverai un sacerdote che saprà aiutarti a comprendere la Liturgia delle Ore. Il Calendario Liturgico di aiuterà molto e vedrai che non è poi così difficile come può apparire una volta che si inizia a pregare. Ti auguriamo ogni e siamo sempre disponibili. Tutto a maggior lode di Dio Padre.

  16. Gianni ha detto:

    Grazie infinite!
    Cercherò di seguire i vostri preziosi consigli e per prima
    cosa andrò a cercarmi il Calendario Liturgico, dopodichè
    cercherò di farmi aiutare da uno dei sacerdoti delle Chiese
    che frequento (anche se sarà difficile, perchè al giorno
    d’oggi i Sacerdoti sono pochi e con poco tempo a disposizione).
    Sarebbe bello istituire una specie di “corso” per queste
    utili letture in modo da consentire ai fedeli di potersi
    accostare più numerosi a questa bellissima liturgia.
    Vi ringrazio infinitamente per aver prestato attenzione alla
    mia richiesta e Vi auguro una sempre più proficua
    continuazione di questo vostro prezioso lavoro.
    Il Signore Vi benedica tutti!
    Gianni.

  17. Tempo di preghiera ha detto:

    Benvenuto su Tempo di preghiera, caro Gianni.
    Speriamo di poterti aiutare a comprendere come utilizzare il libro della Liturgia delle Ore, anche se a distanza è un pò’ difficile farlo.
    Prendiamo ad esempio il giorno attuale (9 Maggio) VI settimana di Pasqua – Mercoledì. Cerca questa pagina sul tuo libro nella sezione del Tempo pasquale, dovresti trovarla facilmente. La parte più complicata della Liturgia delle Ore sono i tempi liturgici forti per il tempo ordinario è molto più facile. Ti consigliamo di acquistare un calendario liturgico, lo trovi nelle librerie cattoliche e costa qualche euro, in questo calendario è indicata la settimana della liturgia delle ore da recitare. Ti aiuterà a trovarla facilmente sul tuo libro delle ore. Inoltre, se frequenti una parrocchia chiedi aiuto al sacerdote.
    Da questa tua richiesta abbiamo pensato di indicare ogni giorno sul nostro sito la settimana della liturgia delle ore, e speriamo presto di poterla inserire, come per le letture del giorno, per essere di aiuto a chi, come te, vuole pregare in unione con la Chiesa. Se hai ancora dubbi chiedi pure. In unione di preghiera.

  18. Gianni ha detto:

    Buongiorno e sia lodato il Signore!
    Per quanto mi sia applicato a leggere varie spiegazioni ed esempi,
    non sono riuscito ad entrare nel discorso della Liturgia delle
    Ore.
    Al momento mi faccio aiutare da un’applicazione che ho inserito
    nel mio cellulare, ma son sincero, non mi sembra giusto leggere
    sul monitor del cell. in Chiesa.
    Vorrei diventare “autonomo” e leggere dal mio libretto “Lode a te, Signore”
    edito da EDB.
    Specialmente nelle settimane dopo Pasqua non son riuscito a capire
    dove andare a trovare il capitolo giusto.
    Perdonatemi e voglia il Signore che mi possiate esser di aiuto.
    Buona giornata nella benedizione di Gesù.

  19. Tempo di preghiera ha detto:

    Cara Simona, siamo lieti che piccola spiegazione sull’uso della Liturgia delle Ore ti sia stata utile.
    Riguardo alla tua difficoltà quando ricorre la memoria di un Santo, devo dire che è molto più semplice di quanto tu possa credere. La cosa che ti suggerisco è quella di preparare sempre la sera precedente il libro della Liturgia, leggi sempre le istruzioni riportate nell’ordinario dello stesso libro che da’ già le indicazioni da seguire. Per orientarsi spero ti sia di aiuto leggere questo articolo che abbiamo scritto per rendere più semplice orientarsi.

    Grazia a te per aver espresso il tuo dubbio che sarà di aiuto a tanti fratelli e sorelle.

  20. Simona ha detto:

    Buon giorno
    Grazie per questa guida, la cosa più difficile è orientarsi nei giorni in cui ricorre la memoria di un santo….
    Come posso fare a capirci qualcosa?

  21. Tempo di preghiera ha detto:

    Cara Francesca, benvenuta su Tempo di preghiera. Siamo lieti che la spiegazione sulla Liturgia delle Ore sia chiara, ed ancora di più che tu abbia il desiderio di approfondire l’argomento. Per farlo puoi consultare le Istruzioni per l’uso del Breviario
    Invece se vuoi approfondire i Tempi liturgici ti consigliamo L’anno liturgico. Cristo festa della Chiesa. Storia, celebrazione, teologia, spiritualità, pastorale
    Speriamo di esserti stati utili e ti aspettiamo qui per la preghiera quotidiana.
    Buona Domenica carissima sorella in Cristo

  22. Francesca ha detto:

    Grazie, la spiegazione è bellissima e chiarissima! Potreste consigliarmi un libro per leggere di più al riguardo delle Ore e dei Tempi cattolici? Grazie!

  23. Tempo di preghiera ha detto:

    Benvenuto Pierre, su Tempo di preghiera.
    Riguardo la tua domanda possiamo risponderti che nel caso che hai indicato come per tutte le volte in cui l’antifona che precede il salmo corrisponda al versetto dello stesso, questo si ripete.
    Riportiamo l’esempio che ci hai proposto
    La terza antifona della liturgia delle ore del Venerdì della II settimana del Salterio recita:

    3 ant. Glorifica il Signore, Gerusalemme,
    loda, Sion, il tuo Dio. †

    Il salmo che segue inizia proprio con lo stesso versetto che si leggerà ripetendo

    SALMO 147 La Gerusalemme riedificata
    Vieni, ti mostrerò la fidanzata, la sposa dell’Agnello
    (Ap 21, 9).
    Glorifica il Signore, Gerusalemme, *
    loda, Sion, il tuo Dio.
    † Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, *
    in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
    Egli ha messo pace nei tuoi confini *
    e ti sazia con fior di frumento.
    Manda sulla terra la sua parola, *
    il suo messaggio corre veloce.
    ….

    Non ci sono documenti da poter citare, l’unico documento da prendere in riferimento per la recita della Liturgia delle ore è “Principi e Norme per la Liturgia delle Ore” dove non abbiamo letto nessun riferimento a casi simili, quindi ci lasciamo guidare credendo di fare cosa buona rileggendo ciò che si ripete, anche perchè, essendo una recita, se fatta in modo comunitario, a cori alterni perderebbe il suo corretto alternarsi di strofe.
    Speriamo di esserti stati utili.

  24. Pierre ha detto:

    Buongiorno. Vorrei sapere come devo fare qualora mi trovassi davanti a un salmo la cui antifona contienne le prime parole,o la prima frase del salmo.che devo fare.saltare alla seguente frase o ripetere? L’eempio è il terzo salmo delle lodi del venerdi della seconda settimana. Se mi potete rispondere con fonte per favore.che dicono I documenti in questo caso?

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