Vita nascosta di Maria

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Ave Maria - Tempo di preghiera

Alla nascita di Giovanni, Maria torna a Nazareth, dove l’aspetta Giuseppe perplesso per la sua maternità … Maria non teme, sa che il suo Signore le verrà in aiuto e infatti un Angelo in sogno dissiperà i dubbi di Giuseppe che la prenderà nella sua casa.

Arriva così il tempo della nascita.

Un editto di Cesare Augusto che ordinava il censimento (Lc 2,1) obbliga i due sposi a recarsi alla città di origine della dinastia a Betlemme di Giuda. Il viaggio è faticoso. Sia per le condizioni disagiate, sia per lo stato di Maria oramai prossima alla maternità.

A Betlemme non trovano posto per alloggiare, Maria da alla luce il suo figlio in una grotta nella campagna di Betlemme (Lc 2,7) e alcuni pastori accorrono per fargli visita e aiutarli (Lc 2,16).

Venuto poi il tempo della purificazione, secondo la legge di Mosè, si recano al tempio per offrire il loro primogenito al Signore, nel tempio incontrano Simeone il quale annuncia a Maria che una spada le trapasserà l’anima.

Successivamente giungono dei Magi dall’oriente (Mt 2,2) che cercano il neonato re dei Giudei, all’udire ciò Erode fu preso da gran spavento.

Trovato il bambino i Magi offrono i loro doni e portano un sollievo alla S. Famiglia. Dopo la loro partenza un Angelo del Signore apparve a Giuseppe e lo esorta a fuggire con la famiglia in Egitto in quanto Erode cerca il bambino per ucciderlo. Il viaggio è di 500 Km gran parte di deserto. In Egitto vivono la penosa esperienza di profughi (Mt 2,14).

Morto Erode, la S. Famiglia si stabilisce a Nazareth (Mt 2,13) facendo una vita povera, laboriosa e devota. Ritroviamo Gesù nel tempio all’età di 12 anni, nell’episodio del suo smarrimento e ritrovamento, che già pensa a servire ” il Padre suo ” (Lc 2,41).

A questo punto nei Vangeli c’è un vuoto, nulla si sa della vita della S. Famiglia … il racconto riprende da quando Gesù inizia la sua missione nel mondo dopo essere cresciuto in età e santità alla scuola di sua Madre Maria.

Pochi sono i fatti narrati nei Vangeli della vita di Maria, a parte quelli or ora descritti, poi il nascondimento scende su di lei. La Vergine esce da questo nascondimento e viene alla luce durante i pochissimi mesi in cui l’indigenza di Gesù ha bisogno del suo aiuto.

Poi la Madre appare soltanto sporadicamente e sempre in funzione del Figlio. La vita della Madonna è tutta nascosta e in quei momenti in cui esce dalla penombra alla luce, oltre ad essere ben poco frequenti, sono presenziati soltanto da pochissime persone.

La ritroviamo a Cana: qui Maria ha un ruolo determinante nella missione di Gesù.

Ci troviamo ad un banchetto di nozze (Gv 2,1), la festa è al culmine, tutti mangiano e bevono, si divertono … all’improvviso il vino scarseggia: Maria si accorge del disagio che presto coinvolgerà gli sposi! Lei che è un’ospite, che interesse ha in questa faccenda? Potrebbe starsene seduta al suo posto e pensare ai fatti suoi … in fondo lei si trova lì per poter stare un po’ con suo Figlio, che ormai vede poco.

Si rivolge a suo Figlio e dice che il vino è finito. Gesù le risponde quasi come quella volta nel Tempio, non è venuto per risolvere questioni materiali perché ben diversa è la sua missione che ha ricevuto dal Padre: Maria si rivolge a Gesù come suo figlio, ma Gesù le risponde come Messia.

Chiarito questo, nulla impedisce di anticipare la sua ora: quella di fare un miracolo che manifesti il suo potere e dia testimonianza della sua divinità.

Se qualcuno può restare sconcertato dalla risposta di Gesù “Donna cosa ho da fare con te”, ancora di più sorprendente è il contegno di Maria alla risposta. Maria agisce con la sicurezza di chi sa quello che fa: si avvicina ai servitori e dice “Fate tutto quello che vi dirà”.

Mi sembra di risentire la voce che esce dalla nube sul monte Tabor, durante la trasfigurazione “Questi è il mio figlio prediletto, ascoltatelo!”.

Detto questo Maria torna a confondersi tra gli invitati, non si ferma nemmeno a vedere cosa fa suo Figlio, è sicura che non la deluderà.
Maria si fida, Maria non ha bisogno, come noi di verificare, si abbandona ciecamente al suo Dio.
Ecco perché è il modello perfetto del cristiano: è la prima che si è fidata di Dio, è la prima che ha detto si al Suo progetto, è la prima che ha amato il figlio di Dio.

Quante volte il Signore ci ha chiamati, quante volte ha chiesto la nostra collaborazione e noi non abbiamo risposto o se lo abbiamo fatto poi ci siamo tirati indietro, scontenti di non aver ricevuto in cambio nulla?
L’abbandono di Maria è totale, non guarda il suo interesse è felice solo se compie la volontà del Padre.

Abbiamo molto da imparare da questa donna!

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Tempo di preghiera

La preghiera è un cammino che ci porta verso Dio. E' un percorso impegnativo che, a volte, sembra essere superiore alle nostre forze e capacità. Ma con il Suo aiuto possiamo cercare di intraprendere questo viaggio con il sostegno della Chiesa, coi suoi Sacramenti e con i nostri fratelli. Buona preghiera.

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