Corona di Avvento: regole da rispettare perché sia significativa
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“La disposizione di quattro ceri su una corona di rami sempre verdi, in uso soprattutto nei paesi germanici e nell’America del Nord, è divenuta simbolo dell’Avvento nelle case dei cristiani” (Tratto dal Direttorio su Pietà Popolare e Liturgia al n. 98).
La corona di Avvento circolare è il segno dell’attesa del ritorno di Cristo; i rami verdi richiamano la speranza e la vita che non finisce. La corona di Avvento viene decorata con nastri rossi o bacche, ma non deve avere fiori, perchè nel cuore dell’inverno si aspetta la primavera, gli abeti rimangono del colore della vita e della speranza quanto tutti gli altri alberi sono spogli (senza fiori).
Il progressivo accendersi delle quattro candele, dedicate a quattro figure tipiche dell’attesa messianica (i profeti, Betlemme, i pastori, gli angeli), “domenica dopo domenica, fino alla solennità del Natale, è memoria delle varie tappe della storia della salvezza prima di Cristo e simbolo della luce profetica che via via illuminava la notte dell’attesa fino al sorgere del Sole di giustizia (cf. Ml 3,20; Lc 1,78)” ( Tratto dal Direttorio su Pietà Popolare e Liturgia al n. 98).
La corona d’Avvento si può collocare nel luogo più adatto all’architettura della chiesa: al centro, vicino all’ambone, o anche presso l’altare. L’importante è che essa sia ben visibile e venga valorizzata all’interno della celebrazione.
Può divenire il segno-guida che sintetizza tutto l’itinerario di preparazione al Natale.
Le candele devono allora essere palesemente grosse. Possono venire disposte dal lato opposto dell’ambone ed essere di varia altezza.
L’accensione del cero si può collocare all’inizio della celebrazione eucaristica, all’inizio della liturgia della parola, o in altro momento, purché si armonizzi con tutta la celebrazione. In ogni caso deve essere un momento che celebra il cammino d’attesa del Salvatore.
Le candele, che si accendono una alla volta, sempre le stesse: nel loro consumarsi rendono visibile il passare del tempo e l’avvicinarsi del Natale, mentre di settimana in settimana la luce aumenta. Quindi niente lampade a olio o, peggio, lumini elettrici …
E’ bene accompagnare l’accensione con un canto, che può essere lo stesso per tutte le quattro domeniche.
Le quattro candele, di colore viola o bianco, eccetto per la terza candela che deve essere di colore rosa, hanno un loro significato e vengono accese una per settimana, ogni domenica.
Possiamo realizzare la corona di Avvento, anche per la nostra casa. Ogni Domenica accenderemo, insieme alla famiglia, le candele seguendo lo stesso rituale che si esegue in Chiese.
I Domenica di Avvento
La prima candela, di colore viola, quella che si accende la prima Domenica di Avvento, si chiama Candela del Profeta ed è la candela della speranza. Ci ricorda che molti secoli prima della nascita di Gesù ci furono uomini saggi, chiamati profeti, che predissero la sua venuta al mondo. Un profeta di nome Michea predisse perfino che Gesù sarebbe nato a Betlemme.
Mentre si esegue l’antifona seguente,
si porta presso la corona di Avvento e accende il primo cero.
Si accende una luce all’uomo quaggiù,
presto verrà tra noi Gesù.
Vegliate, lo sposo non tarderà;
se siete pronti, vi aprirà.
Lieti cantate: gloria al Signor!
Nascerà il Redentor!
Si accende una luce all’uomo quaggiù,
presto verrà tra noi Gesù.
Annuncia il profeta la novità:
il re Messia ci salverà.
Lieti cantate: gloria al Signor!
Nascerà il Redentor!
II Domenica di Avvento
La seconda candela, di colore viola, chiamata Candela di Betlemme: candela della chiamata universale alla salvezza; ci ricorda la piccola città in cui nacque il Salvatore.
Mentre si esegue l’antifona seguente,
si porta presso la corona di Avvento e accende il primo cero.
Si accende una luce all’uomo quaggiù,
presto verrà tra noi Gesù.
Annuncia il profeta la novità:
il re Messia ci salverà.
Lieti cantate: gloria al Signor!
Nascerà il Redentor!
Si accende una luce all’uomo quaggiù,
presto verrà tra noi Gesù.
Un’umile grotta solo offrirà
Betlemme, piccola città.
Lieti cantate: gloria al Signor!
Nascerà il Redentor!
III Domenica di Avvento
La terza candela di colore rosa, è chiamata la Candela dei pastori, candela della gioia, perché furono i pastori ad adorare il santo Bambino e a diffondere la lieta notizia.
Mentre si esegue l’antifona seguente,
si porta presso la corona di Avvento e accende il primo cero.
Si accende una luce all’uomo quaggiù,
presto verrà tra noi Gesù.
Annuncia il profeta la novità:
il re Messia ci salverà!
Lieti cantate: gloria al Signor!
Nascerà il Redentor!
Si accende una luce all’uomo quaggiù,
presto verrà tra noi Gesù.
Pastori, adorate con umiltà
Cristo, che nasce in povertà.
Lieti cantate: gloria al Signor!
Nascerà il Redentor!
IV Domenica di Avvento
La quarta candela, di colore viola, è al Candela degli Angeli per onorare gli Angeli e la notizia che portarono agli uomini in quella notte meravigliosa.
Mentre si esegue l’antifona seguente,
si porta presso la corona di Avvento e accende il primo cero.
Si accende una luce all’uomo quaggiù,
presto verrà tra noi Gesù.
Annuncia il profeta la novità:
il re Messia ci salverà!
Lieti cantate: gloria al Signor!
Nascerà il Redentor!
Si accende una luce all’uomo quaggiù,
presto verrà tra noi Gesù.
Il coro celeste “Pace – dirà –
a voi di buona volontà”.
Lieti cantate: gloria al Signor!
Nascerà il Redentor!
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Maria delle Grazie abbi misericordia di noi e di tutti coloro che chiedono sostegno